Finanziaria 2018: perché questo ritardo? Per carenza di personale qualificato all’assessorato all’Economia!

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ll ritardo di tre giorni (ieri, oggi e anche domani: perché nemmeno domani l’Ars lavorerà) non è dovuto a problemi politici, ma a un fatto tecnico: la sistemazione dei documenti finanziari che deve essere effettuata da personale specializzato oggi carente. Uno scenario frutto del solito gioco che va in scena alla Regione: assenza di piante organiche, niente concorsi pubblici e personale raccattato tra i precari. Risultato: il caos attuale

E’ probabile, anzi è certo: le risorse finanziarie sono insufficienti. Ma non è per questo, o quanto meno non è solo per questo motivo che Sala d’Ercole non ha ancora iniziato il dibattito sulla Finanziaria 2018. C’è, a monte, un problema di organizzazione, o meglio, di carenza di personale qualificato presso gli uffici dell’assessorato regionale all’Economia.

La Regione siciliana non bandisce più concorsi da anni. Negli uffici della Regione hanno accesso solo i raccomandati dalla politica e dal mondo sindacale che entrano come precari e poi vengono stabilizzati. Per andare a riempire gli uffici di raccomandati diventati precari vanno benissimo, soprattutto se, poi, con il proprio voto, mantengono in sella chi li ha beneficiati: ovvero la solita, vecchia politica siciliana.

Il problema è che negli uffici dell’assessorato all’Economia – già assessorato al Bilancio e alle Finanze – tanti dirigenti e funzionari di grande esperienza e competenza sono andati in pensione. E, di fatto, non sono stati sostituiti.

Così il lavoro – in un assessorato nel quale il lavoro non è facile, ma richiede conoscenze tecniche ed esperienza – si va a ripartire per un numero decrescente di persone.

Dopo di che – ed è quello che è successo in queste ore – se la Finanziaria passa da 35-40 articoli a 120 articoli e sopravviene un normale disallineamento tra testo e tabelle, tutto si blocca. Perché per sistemare i documenti finanziari, se il personale qualificato è carente, ci vuole tempo.

Ieri i lavori del Parlamento siciliano si sono bloccati per questo motivo: perché c’è un problema tecnico – di sistemazione dei documenti finanziari – e non politico.

Oggi i lavori dell’Ars si sono bloccati sempre per questo motivo. E anche domani, con molta probabilità, lavoreranno gli uffici, ma non l’Assemblea regionale siciliana.

Tre giorni sono volati via inutilmente perché negli uffici dell’assessorato all’Economia c’è carenza di personale qualificato.

Attenzione: i problemi riguardano anche Palazzo Reale, sede del Parlamento dell’Isola. Anche lì molti dirigenti sono andati in pensione. E non sono stati sostituiti.

Il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, da quando si è insediato si è cimentato in una serie di dichiarazioni fuori luogo: è il suo ‘stile’. Ma una cosa giusta l’ha detta (magari è difficile crederci, ma può capitare anche all’onorevole Miccichè di dire una cosa giusta…): all’Ars manca il personale qualificato.

Ma il personale qualificato manca, soprattutto, negli uffici dell’assessorato regionale all’Economia. Anche in questo caso, è bene essere chiari: non stiamo dicendo che, in questa branca dell’amministrazione, manca personale qualificato: stiamo dicendo che c’è carenza di personale qualificato.

Ed è anche logico: quando una Regione di oltre 5 milioni di abitanti, ignorando la Costituzione (che prevede concorsi pubblici per l’accesso negli uffici pubblici!) e non mettendo a punto le piante organiche, raccatta il personale con il metodo del precariato, ebbene, c’è anche il rischio di dequalificare il personale dell’amministrazione. Compreso il personale apicale.

Quanti sono, oggi, negli uffici della Regione, i dirigenti generali vincitori di concorso?

La domanda è semplice: perché negli uffici della Regione mancano le piante organiche? Perché l’assenza di piante organiche consente alla politica di raccattare personale con il metodo del precariato in cambio di voti. E niente concorsi pubblici in barba alla Costituzione.

I risultati sono sotto gli occhi di tutti: inefficienza a vari livelli. Compresi i ritardi – semplicemente incredibili – per allineare le tabelle al testo della Finanziaria!

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