Tra le centinaia di emendamenti alla Finanziaria regionale 2018 ce n’è uno veramente particolare: porta la firma del capogruppo dei berlusconiani all’Ars. Obiettivo: stabilizzare una parte degli operai 151isti e lasciare nel precariato gli altri. Riduzione dei fondi per la tutela dei boschi della Sicilia? Domani il Presidente Musumeci presenta il piano antincendio: non ci sarà l’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera…
Proprio nel momento in cui il Governo regionale si accinge a presentare il piano per la prevenzione degli incendi nei boschi della nostra Isola (domani, lunedì 23 aprile, conferenza stampa alle 15 e 30 a Palazzo d’Orleans: ci saranno il Presidente, Nello Musumeci, il capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro, il responsabile della Protezione civile regionale, Calogero Foti, e il Comandante del Corpo forestale della Regione, Filippo Principato), il capogruppo all’Ars di Forza Italia, Giuseppe Milazzo, presenta un emendamento alla Finanziaria 2018 – in discussione a Sala d’Ercole – che punta a creare, di fatto, operai forestali di seria ‘A’ e operai forestali di serie ‘B’.
Proviamo a leggere che cosa frulla nella testa di Milazzo:
“I lavoratori di cui alla graduatoria unica distrettuale – si legge nell’emendamento che porta la firma del capogruppo di Forza Italia all’Ars – articolo 12 L.R. 28-01-2014 n. 5 fascia occupazionale 151 gg. ex art 50 e 57 L.R. 16/96 e L.R. 14/16, che alla data di entrata in vigore della presente legge abbiano lavorato negli anni 2015, 2016 e 2017 presso gli uffici provinciali Azienda foreste oggi “Ufficio servizio per il territorio dipartimento regionale dello sviluppo rurale e territoriale, per esigenze di servizio transitano al contingente LTL”. Segue, a penna, un “vai”, poi tre parole incomprensibili (l’onorevole Milazzo non ha una bella calligrafia…) e, forse, l’emendamento si dovrebbe chiudere con la sigla “OTI”.
Come quasi tutti gli emendamenti, leggendolo una persona normale non capirebbe una mazza! Tradotto significa che Milazzo vorrebbe favorire un gruppo di lavoratori 151isti (i lavoratori che svolgono 151 giornate lavorative) trasformandoli da operai a tempo determinato a operai a tempo indeterminato (la sigla LTI dovrebbe stare per Lavoratori a Tempo Indeterminato; idem la sigla OTI: Operai a Tempo Indeterminato).
Di fatto, si tratterebbe di una stabilizzazione che dovrebbe riguardare non tutti i circa 6 mila 151isti (non sappiamo il numero preciso: ma dovremmo essere lì), ma solo una parte di questi (per la precisione, a chi ha lavorato, negli ultimi tre anni, nell’ex Azienda foreste della Regione: a quanto pare, verrebbero ‘premiati’ solo gli operai forestali che hanno lavorato negli uffici).
Gli operai forestali della Sicilia – al netto delle notizie fornite in certe trasmissioni televisive – sono lavoratori precari. Perché l’onorevole Milazzo di Forza Italia ne vorrebbe ‘promuovere alcuni’, trasformandoli in lavoratori a tempo indeterminato, lasciando nel precariato gli altri?
Sarà interessante capire che cosa dirà l’Aula di questa disparità di trattamento. Peraltro, il tutto avviene in un clima di grande confusione. Il Governo di Nello Musumeci, fino ad oggi, ha sempre detto che non ci sarebbero stati tagli per la protezione dei boschi della Sicilia, massacrati, lo scorso anno, dagli incendi (20 mila ettari di verde andati in fumo, grazie alla ‘lungimiranza’ del passato Governo regionale di Rosario Crocetta, con in testa l’ex assessore all’Agricoltura, Antonello Cracolici).
Ma da quello che si sussurra in giro, sembrerebbe che il Governo stia predisponendo dei tagli anche per il settore forestale (si vocifera di un taglio che oscillerebbe da 20 a 30 milioni di euro).
Problemi per il completamento delle giornate lavorative? Con la crisi finanziaria tutto è possibile. Come abbiamo scritto, la Finanziaria 2018 presenta tagli orizzontali dell’8% per tutti i capitoli (QUI L’ARTICOLO).
Forse il Governo Musumeci non avrebbe dovuto accettare supinamente il taglio di 800 milioni di euro dell’IVA: cosa che questo blog ha scritto lo scorso gennaio (QUI L’ARTICOLO).
La verità è che la ‘coperta finanziaria’ della Sicilia, tra l’eredità lasciata dal Governo regionale degli ascari del centrosinistra e l’incapacità del Governo Musumeci di organizzare una protesta clamorosa contro Roma, è diventata corta (il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è siciliano: e siccome quella perpetrata ai danni della Sicilia è una vergognosa ingiustizia si poteva chiamare in causa anche il Quirinale sollevando una questione politica!).
Ultima notazione: se andate a leggere il comunicato che annuncia la conferenza stampa di domani sul piano antincendio (qui lo riportiamo per esteso: “Verrà presentato domani – lunedì 23 aprile – nel corso di una conferenza stampa, il ‘Piano antincendio boschivo’ messo in campo dalla Regione siciliana per la prossima stagione estiva. L’appuntamento con i giornalisti è alle ore 15.30 a Palazzo d’Orleans. Saranno presenti il governatore, Nello Musumeci, il capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, l’assessore regionale al Territorio e ambiente, Toto Cordaro, il responsabile della Protezione civile regionale, Calogero Foti, e il Comandante del Corpo forestale della Regione, Filippo Principato”) non sfuggirà un particolare: tra i protagonisti della conferenza stampa non c’è il nome dell’assessore all’Agricoltura, Edy Bandiera: assenza strana, dal momento che, se è vero che l’antincendio fa capo all’assessorato al Territorio e Ambiente, è anche vero che dei boschi siciliani si occupa, da sempre, l’assessorato all’Agricoltura…
Se a questo si aggiunge che si parla di un rimpasto della Giunta Musumeci (QUI L’ARTICOLO)…
QUI L’EMENDAMENTO DI GIUSEPPE MILAZZO PER ETESO