Certo che ci vuole una bella faccia tosta – o di bronzo – per organizzare una manifestazione per i lavoratori che, negli anni passati, sono stati massacrati nel silenzio generale. Ci chiediamo: a ‘manifestare’ sono le stesse organizzazioni sindacali che non disturbavano mai i ‘manovratori’ dei Governi Lombardo e Crocetta? Sullo sfondo, gli affari delle Apl. Le reazioni di Costantino Guzzo e Adriana Vitale
Sportelli multifunzionali: alla disperazione degli operatori licenziati si aggiunge una danza beffarda da parte di chi, alla fine, ha sempre condiviso prima le scelte del Governo regionale di Raffaele Lombardo e poi le scelte del successivo Governo regionale di Rosario Crocetta.
Ci sono dubbi sul fatto che CGIL, CISL e UIL, dal 2009 al novembre del 2017, hanno sempre condiviso le scelte dei Governi regionali di centrosinistra?
Per questo rimaniamo un po’ stupiti nell’apprendere che lunedì prossimo, a Palermo, davanti la sede della Presidenza della Regione siciliana, i rappresentanti di CGIL, CISL e UIL (il riferimento è alle federazioni che si occupano di Formazione e politiche del lavoro) daranno vita a una manifestazione sulla vertenza degli sportellisti e sulle politiche del lavoro.
“Gli assessori al Lavoro Mariella Ippolito e alla Formazione Roberto Lagalla – dicono gli esponenti di queste tre organizzazioni sindacali – devono assumersi le proprie responsabilità per risolvere il problema che, ormai da anni, investe sia i lavoratori del comparto che tutti i cittadini siciliani che, al contrario del resto d’Italia, non possono accedere ad alcuna politica attiva del lavoro”.
I rappresentanti di queste tre sigle sindacali rivendicano anche “un tavolo permanente” per gli operatori della Formazione professionale siciliana.
Non ci crederete, ma i rappresentanti di CGIL e CISL e UIL annunciano anche di battersi affinché i cittadini siciliani possano accedere “a percorsi di politiche attive del lavoro come previsto dal D.Lgs 150/2015, in sinergia con le politiche per la formazione”.
Non possiamo non chiederci e chiedere a questi signori: ma dove eravate, voi, durante gli anni del Governo Lombardo? E dove eravate quando il Governo Crocetta faceva e disfaceva quello che voleva, nella Formazione e nelle politiche del lavoro? Chi è che trattava con il PD siciliano dei vari Cracolici, Faraone, Lupo, marziano e compagna bella?
E ancora: chi ha firmato gli accordi con i vari Governi regionali? I dirigenti di CGIL, CISL e UIL pensano che tutti dimenticheranno un passato così recente fatto di miserie e di ‘macelleria sociale’? Cosa c’è sotto?
Proviamo a dare la parola a Costantino Guzzo e ad Adriana Vitale: forse loro hanno già capito che genere di ‘operazioni’ si stanno preparando.
Scrive Costantino Guzzo, dell’UBS Formazione professionale:
“Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza. Apprendiamo, basiti, di una mobilitazione da parte della Cgil-Cisl-Uil, che lanciano strali e anatemi e tentano un coreografico pressing presso l’assessorato regionale al Lavoro riguardo alla vertenza degli Sportelli multifunzionali, dopo aver eluso l’intero quadro di tutele e diritti dei lavoratori”.
“Dai comunicati delle suddette sigle – aggiunge Guzzo – si evince una Narrazione tossica e una tracotanza senza precedenti, atta a creare la contrapposizione all’interno della categoria. Si fanno le gerarchie morali tra chi deve andare a lavorare (magari con qualche passaggio immediato e diretto) e chi, come l’Usb, invita gli operatori del settore ad alzare la testa e si organizza per rivendicare Diritti”.
Secondo Guzzo, insomma, la manifestazione di lunedì servirebbe a dividere il fronte dei lavoratori. Il PD di Matteo Renzi, insomma, non è passato invano…
“Si fomentano gli operatori – prosegue l’esponente dell’USB – agitando chissà quali fantasmi e sfracelli (come se non bastassero quelli prodotti e certificati), puntando, artatamente, alla suddivisione del comparto”.
A questo punto Guzzo sferra un attacco durissimo:
“Cgil, Cisl e Uil genuflessi ai potentati politici e scodinzolanti di fronte all’occasione offerta dal nuovo business delle politiche attive del lavoro, firmatari di accordi atti al piano di smantellamento del settore, ed incentrati all’accaparramento di risorse. Tutto questo mentre i ‘Generali’ continuano a sottoscrivere, di concerto con l’amministrazione regionale, accordi uno dopo l’altro, che hanno permesso di smantellare e schiavizzare un’intera categoria”.
Prosegue Guzzo:
“I Nuovi Vespri – e gliene diamo atto – ha posto più volte alcuni interrogativi all’amministrazione regionale, agli assessori regionali Roberto La Galla (Formazione professionale) e Mariella Ippolito (Lavoro). E anche al presidente Nello Musumeci, che di certo non si contraddistingue, visto l’assoluto silenzio agli interrogativi posti dalla nostra organizzazione sindacale”.
Altro attacco pesantissimo:
“Appare inusitato e improponibile – scrive Guzzo (rivolgendosi con molta probabilità al Governo Musumeci o ai lavoratori che parteciperanno alla manifestazione di lunedì?) – dare manforte a chi ha utilizzato a proprio uso, piacimento e consumo le leggi di settore e il Ccnl di riferimento, mettendo la firma della propria organizzazione sindacale ad accordi beceri che hanno consentito il licenziamento di migliaia di lavoratori. Senza vergogna risulta essere anche il tentativo di alcuni esponenti sindacali di convincerci sulla bontà di una mobilitazione che ha il sapore di fagocitare, dividere e strumentalizzare il comparto, allo scopo di proseguire interessi personali, specifici e particolari”.
A questo punto la controproposta:
“L’USB – conclude Guzzo – confidando nell’intelligenza degli operatori del settore, nello spirito concertativo e di aggregazione su una piattaforma condivisa di rivendicazione, invita tutti i lavoratori iscritti e non iscritti all’assemblea che si terrà giorno 23 alle ore 16:00 presso l’oratorio della chiesa Sant’Oliva di Corso Calatafimi 448 Palermo”.
Se la triplice invita i lavoratori alla manifestazione di lunedì, l’USB, sempre lunedì prossimo, li invita a un’assemblea. Vi terremo informati.
Sulla propria pagina facebook interviene anche Adriana Vitale, lavoratrice degli Sportelli che è stata in prima fila nella lotta per riottenere il lavoro.
“È così palese l’interesse di certe sigle sindacali che rido per non piangeren – scrive Adriana Vitale -. Come al solito, chi andrà non farà altro che trasformarsi in cartuccia per le loro armi. Come si fa a non capire che la spinta della piazza è finalizzata a mettere in atto la delibera per le Apl? Come si fa a non capire il loro obiettivo di fronte al fatto che c’è una legge, a dire il vero più di una, ma non la menzionano nel loro comunicato?”.
Adriana Vitale fa riferimento a una legge regionale che il Presidente della Regione, Nello Musumeci, e anche altri parlamentari di centrodestra si erano impegnati ad applicare. Ma si era in campagna elettorale.
Dopo il voto, conquistato il Governo, Musumeci e i deputati del centrodestra si sono rimangiati gli impegni assunti, con facce di bronzo che non hanno nulla da invidiare alle facce dei vari Crocetta, Cracolici, Faraone e via continuando quando, nella passata legislatura, ognuno per la propria parte, si mettevano sotto i piedi i valori della sinistra acclamando Renzi e le sue ‘riforme’…
Ragazzi: la faccia di Musumeci che si rimangia gli impegni che aveva assunto su Formazione professionale e Sportelli multifunzionali è impagabile…
Intanto Adriana Vitale picchia duro. E così ipotizza la fine che faranno i lavoratori che, lunedì, parteciperanno alla manifestazione della triplice:
“Lavoratori utili solo a ingrossare il loro ventre e il ventre di chi asserviscono, lavoratori ingannati che avranno solo un pezzo di pane amaro, malpagato e non per tutti, ma solo per chi alliscia. Come si fa a non comprendere che, tranne qualche ruffiano, il resto rimarrà fuori? Come si fa a non capire che, al limite, assumeranno solo orientatori perché degli altri non se ne fanno nulla, specie gli amministrativi? Come si fa a non capire che i patronati accreditati hanno i loro impiegati e non assumeranno nessuno? Misteri della fede!”.
Anche Adriana Vitale parla della legge che Musumeci e compagnia bella si sono rimangiati:
“Andate a difendere la legge, l’unica che garantisce tutti e che è costata sudore, fatica e disperazione. Andate a pretendere l’applicazione della norma, sarebbe questo il giusto ringraziamento per chi ha gettato il sangue per essa e che garantisce un lavoro per tutti degno di tale nome”.
Poi il passaggio su CGIL, CISL e UIL:
“Detti sindacati – scrive – rappresentano pochissimi lavoratori, la loro utilità è ridotta al lumicino, anzi estremamente dannosa. Qualche altro pensa di fare altre proposte che non sono peraltro fattibili, considerando la nostra azione fallita. No, mi dispiace, se non si pretenderà l’applicazione delle leggi, i veri falliti saranno coloro i quali rincorreranno chimere. Tecnicamente le strade sono due: Apl (avvisi a bando con tutto ciò che comporta) o ente in house (affidamenti diretti), non esiste altro, quindi vi assumerete la responsabilità di finire di ammazzarci se appoggerete certe alchimie, insieme a quella politica che tradisce se stessa disattendendo ciò che essa stessa legifera, facendo un vergognoso giro di boa. Perché? Chi lo sa? Magari per pagare cambiali”.
“Auspico per chi è in buona fede – conclude Adriana Vitale – un’attenta riflessione, per chi è colluso non spreco parole se non il mio totale disprezzo”.
Foto tratta da siracusa 2000.com
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