E’ troppo facile scaricare oggi le proprie responsabilità sulla Regione. Non che la Regione siciliana non abbia responsabilità sulla gravissima crisi-rifiuti di Palermo. Ma è la Regione di Rosario Crocetta che ha responsabilità per scelte amministrative folli che, nel 2016, il Comune di Palermo, alla fine, ha accettato. Oggi i nodi sono arrivati al pettine. E Orlando vorrebbe sfuggire alle sue responsabilità
Palermo: dopo una settimana di indescrivibile caos in materia di gestione dei rifiuti un dato emerge con estrema chiarezza: l’amministrazione comunale di Leoluca Orlando è ormai al capolinea. Il sindaco, Leoluca Orlando, ne prenda atto e si dimetta.
E’ inutile – oltre che ridicolo – chiamare in causa la Regione siciliana per disfunzioni che sono tutte del Comune di Palermo e di chi l’amministra.
Orlando non è arrivato ora. E’ stato sindaco di Palermo dal 1985 al 1990. Poi dal 1993 al 2000. Poi 2012 al 2017. Ed è stato rieletto nel giugno del 2017.
Di raccolta differenziata dei rifiuti, a Palermo, si parla dai primi anni ’80 del secolo passato. Ma tutte le amministrazioni Orlando – e anche quelle di centrodestra 2001-2011 di Diego Cammarata – hanno operato con la discarica di Bellolampo.
La raccolta differenziata dei rifiuti, a Palermo, arriva nel 2009 con un progetto del Ministero dell’Ambiente. Coinvolgeva circa 120 mila palermitani e avrebbe dovuto essere estesa a tutti gli altri cittadini nel giro di pochi anni.
L’amministrazione Orlando, tra il 2012 e il 2017, avrebbe dovuto avviare la seconda fase. Ma non l’ha fatto.
La seconda fase della raccolta differenziata, a Palermo, è partita una settimana fa, dopo che un gruppo di parlamentari nazionali del Movimento 5 Stelle, lo scorso anno, ha presentato una denuncia.
Cosa sia la seconda fase della raccolta differenziata a Palermo è sotto gli occhi di tutti. Si è addirittura scoperto che un tratto del popolare quartiere della Noce è stato lasciato senza cassonetti e senza raccolta differenziata!
Della serie: e dell’immondizia che ne faccio?
Siamo, lo ribadiamo, al ridicolo.
Nel 2016 il Governo regionale di Rosario Crocetta – in assoluto il peggiore Governo della storia dell’Autonomia siciliana! – ha deciso che nella discarica di Bellolampo di Palermo avrebbero scaricato i rifiuti un nutrito gruppo di Comuni della provincia. Una follia.
Una follia perché la sesta vasca di Bellolampo, così facendo, si sarebbe saturata in due anni. Crocetta sapeva che lui, nel 2018 – cioè oggi – non sarebbe più stato Presidente della Regione. Quindi il fuoco con le mani l’avrebbero preso altri…
Perché Orlando – che due anni fa era sindaco di Palermo – non si è opposto? Era allora che doveva fare commissariare il Comune di Palermo sui rifiuti, non certo oggi, come sembra chiedere in un’intervista al quotidiano La Repubblica.
Invece, alla fine, Orlando ha accettato di fare affluire i rifiuti di mezza provincia di Palermo a Bellolampo. Del resto, di centrosinistra era il Governo Crocetta e di centrosinistra era la sua Giunta.
Allora – lo ricordiamo a chi magari l’avesse dimenticato – Crocetta e Orlando erano entrambi renziani e, magari, si aspettavano che Renzi vincesse il referendum sulle riforme costituzionali che si sarebbe celebrato nel dicembre del 2017…
Di Renzi, bene o male, ci siamo liberati. Di Crocetta pure. Della ‘bellissima’ stagione renziana in salsa siciliana Leoluca Orlando. Non rimane che mandare a casa anche questo personaggio che ha perso le elezioni regionali siciliane con Fabrizio Micari e le elezioni politiche del 4 marzo scorso con Fabio Giambrone.
E’ ai tempi del renzismo imperante che Palermo ha preparato la debacle sui rifiuti di questi giorni. La scelta di far conferire i rifiuti di mezza provincia di Palermo nella discarica di Bellolampo, adottata nel 2016, è stata dissennata. Ed è alla base della gravissima crisi di oggi.
Non solo si sapeva che, a metà 2018, la discarica di Bellolampo sarebbe stata satura, ma era anche prevedibile che l’impianto per il Trattamento Meccanico Biologico (TMB) sarebbe andato in tilt, perché troppo sovraccaricato di lavoro.
Eppure, questi due particolari, sono stati ignorati dal Governo Crocetta e dall’amministrazione Orlando.
Oggi c’è il caos. E che fa il sindaco Orlando? Cerca di sfuggire dalle proprie, oggettive responsabilità, abbandonando la nave dei rifiuti.
Invece, egregio sindaco Orlando, il Comune di Palermo e i palermitani vanno liberati dalla sua ormai ingombrante presenza.
I rifiuti nelle strade di Palermo – proprio mentre è in corso la seconda fase della raccolta differenziata – sono la testimonianza del fallimento della sua amministrazione.
Di più: anche se l’impianto di TMB dovesse essere riparato, la situazione è destinata a peggiorare. Per un motivo semplice: perché in estate, con l’arrivo dei turisti, l’immondizia aumenterà. Questo mentre la sesta vasca di Bellolampo è ormai satura!
Si parla, da un anno almeno, di attivare una settima vasca nella discarica di Bellolampo. E’ un’altra follia. Ma siccome siamo in emergenza – e siccome l’amministrazione comunale di Palermo è inadeguata su questo come su altri fronti – pazienza.
Ma almeno il progetto per la settima vasca è pronto? I lavori sono iniziati? A noi risulta di no. A noi risulta che siete in ritardo anche in questo!
E che cosa pensa di fare l’amministrazione comunale non tra un anno, ma tra meno di un mese? Portare i rifiuti di Palermo in giro per la Sicilia? Portarli all’estero?
Questo è il modo di amministrare la quinta città d’Italia dove, da sette giorni, la gente esasperata dà fuoco ai rifiuti producendo inquinamento pericoloso per la salute umana, a cominciare dalla diossina?
Signor sindaco, dia retta a noi: lei – sui rifiuti – ha fallito. Si dimetta. La sua amministrazione non è in grado di affrontare l’emergenza rifiuti.
Cosa vorrebbe? Scaricare tutto sulla Regione siciliana, il cui Governo di oggi non ha nulla a che vedere con i disastri combinati dal passato Governo regionale e dalla sua amministrazione nel 2016?
Vuole passare la ‘patata bollente’ al Governo regionale di Nello Musumeci, mentre le continua a gestirsi ‘Palermo capitale della Cultura’ e, soprattutto, gli appalti ferroviari?
Non funziona così, sindaco Orlando. La sua è un’amministrazione che ha fallito su un tema centrale: la raccolta dei rifiuti. La città è nel caos. E lei non può più restare dov’è.
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