… e allora potrebbero essere guai seri! Non dimentichiamo che dal 3 settembre del 1943 la Sicilia è una base militare USA e NATO. Non dimentichiamo che, nella nostra Isola, ci sono la base militare americana di Sigonella, il MUOS di Niscemi e altro ancora. Se gli USA e i suoi alleati attaccheranno la Siria, la Russia di Putin potrebbe colpire le basi militari americane presenti in Sicilia
Ai nipotini poveri di spirito, nostalgici in buona fede di Mussolini, del quale fin dalla fine della guerra un pugno di politici cinici e indegni coltivò la memoria per fini di potere, vorrei ricordare in questi giorni in cui la crisi siriana ci coinvolge pericolosamente che, di tutti i mali che l’Uomo della Provvidenza causò all’Italia, il più grave e irrimediabile è stato quello di aver trascinato il nostro Paese in una guerra distruttiva e rovinosa. Dalla quale, l’Italia, entrata come Nazione, è uscita come colonia.
Questi nipotini, infatti, anche se forse non lo sanno, sono nello stesso tempo anche i nipotini dell’8 settembre del 1943, quando l’Italia si consegnò, senza conservare un briciolo di dignità e di onore, agli Alleati, trasformandosi in schiava sottomessa per il resto del secoli a venire.
Chi pensa che stiamo esagerando può leggere per esteso le clausole umilianti del documento che sancì l’armistizio e che fu fatto firmare dagli Alleati al generale Castellano il 3 settembre del 1943.
Luoghi, Paesi e intere regioni sono diventate basi militari di USA e NATO. Lo Stato italiano, addirittura, non ha giurisdizione sui militari USA che in Italia godono di una quasi totale impunità.
La Sicilia, in particolare, proprio per la sua “maledetta” strategica centralità geografica, subisce in sommo grado questa condizione di sottomissione. Aeroporti e basi militari, megaimpianti e strumenti di intercettazione, armi, aerei, missili, gestiti nella maggior parte dei casi direttamente dai generali USA e il resto dai loro alleati NATO, Inglesi, Francesi e Italiani.
Ogni giorno da Sigonella – la base militare americana dislocata tra Catania e Lentini – si levano in volo verso le zone calde del Medio Oriente aerei di “ricognizione e pattugliamento anti ISIS”, si legge in fonti “autorevoli”.
Anti ISIS? Quale ISIS, quella che non c’è più? Si tratta di ben altro. Ovvero dell’aggravarsi della crisi siriana e i venti di una guerra non più fredda tra USA e Russia.
In momenti concitati come questi tutto può succedere, dall’errore umano al malinteso, all’equivoco. Ma una cosa deve essere chiara. E l’ha detta Putin, il quale, a fronte della minaccia Usa di lanciare i missili in Siria, ha avvertito che risponderà colpo su colpo e, cosa che riguarda direttamente noi siciliani, che si riserva il diritto di distruggere le fonti di lancio. E così siamo diventati un potenziale bersaglio.
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