Il Consiglio di Giustizia Amministrativa, con una sentenza storica, ha messo la parola fine a una vicenda che durava da oltre quindici anni. E’ fallito il tentativo di ‘cementificare’ Riserva Reale, un’area verde di pregio che si trova a due passi da Boccadifalco. La soddisfazione dell’avvocato Nadia Spallitta, protagonista di questa vicenda insieme con Legambiente Sicilia e con due cittadini
Stop a una colata di cemento per 50 mila metri quadrati che avrebbero ‘inghiottito’ la Riserva Reale, a Boccadifalco. Una bella vittoria per Palermo e per i palermitani. La decisione – dopo una diatriba durata quindici anni e forse più – è arrivata, ieri, con una sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA), in Sicilia organo di appello del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR).
Decisione storica e grande soddisfazione per Nadia Spallitta, l’avvocato che ha difeso i due cittadini che, insieme con Legambiente Sicilia, si sono opposti a questa ‘cementificazione’.
Nadia Spallitta, già vice presidente del Consiglio comunale di Palermo, oggi esponente della sinistra, sulla propria pagina facebook:
“L’area denominata Riserva Reale, un polmone di verde di circa mq 50.000 con alberi di pregio (che sarebbero stati abbattuti) ed una flora ed una fauna preziose (che sarebbero andate perdute) è salva: dopo circa 15 anni di battaglie legali, prima il TAR Sicilia ed oggi il CGA hanno dato ragione a Legambiente ed a due coraggiosi cittadini, da me assistiti, ed hanno dichiarato l’illegittimità dei provvedimenti amministrativi regionali con i quali era stato approvato un mega programma costruttivo di 150 alloggi che si voleva realizzare (pur in presenza di altre aree edificabili) in verde agricolo , in palese violazione di legge. Una vittoria importante per l’ambiente, la salute e per la salvaguardia delle nostre (sempre più aggredite) bellezze naturali”.
In questa storia c’è di mezzo la Regione siciliana. E’ l’amministrazione regionale che, nel 2003, nomina un commissario ad acta per avviare la lottizzazione di quest’area.
“Sembra incredibile – ricorda Nadia Spallitta -: la Regione siciliana, mediante un commissario ad acta, delibera una variante urbanistica in verde agricolo. E lo fa nonostante il no del Comune di Palermo al progetto”.
Per la cronaca, sindaco della città era allora Diego Cammarata.
I protagonisti di questa bella ‘operazione’ edilizia, forti della della variante urbanistica approvata dalla Regione contro il parere del Comune di Palermo, avevano anche iniziato a sbancare i terreni di Riserva Reale.
Sono stati due cittadini, molto coraggiosi, che si sono opposti. Si sono rivolti all’avvocato Nadia Spallitta e a Legambiente Sicilia. Così è iniziata una vicenda giudiziaria arrivata fino ad oggi.
L’avvocato Nadia Spallitta – che si è battuta contro noti avvocati di ‘grido’ del Foro di Palermo – ha impugnato davanti al TAR Sicilia la delibera del commissario ad acta (in pratica, ha impugnato la variante urbanistica che ha trasformato il verde agricolo in area da lottizzare!). I giudici del TAR hanno dato ragione all’avvocato Spallitta.
La vicenda è stata molto tormentata, perché gli interessi in ballo erano tanti. C’è stato anche un procedimento penale e uno civile. E anche il ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa.
Ieri, come già ricordato, è arrivato il giudizio espresso dai giudici del CGA.
“I giudici del Consiglio di Giustizia Amministrativa – sottolinea Nadia Spallitta – hanno accolto il mio ricorso incidentale. Chi avrebbe dovuto realizzare questa lottizzazione non aveva il finanziamento. E inoltre erano disponibili altri terreni. Non solo. Il commissario ad acta, nell’adottare la variante urbanistica, ha violato i termini, perché il Consiglio comunale di Palermo si era già pronunciato respingendo il progetto”.
Nella città dove si ‘cementifica’ violando la legge (VEDERE QUELLO CHE E’ AVVENUTO A MONDELLO) e dove si abbattono alberi, ogni tanto arriva anche una bella notizia.
Sempre per la cronaca, l’area di Riserva Reale vanta una lunga storia che potete leggere qui.
L’auguro è che adesso il Comune e ne occupi, se è vero che in quest’area di pregio, come ha documentato più volte PalermoToday, non sono mancati degrado e incendi.
Foto tratta da skaiscapercity.com
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