Sotto accusa finisce la Gesap, la società che gestisce i servizi a terra presso l’aeroporto ‘Falcone-Borsellino di Palermo, già Punta Raisi. I dubbi dei parlamentari regionali Sergio Tancredi e Valentina Palmeri. Durissimo il senatore Santangelo, che parla di “avvoltoi che lasciano la ‘carogna’ di uno scalo ormai quasi abbandonato…”
“La Regione siciliana non difende l’aeroporto Birgi, che è di sua proprietà”.
Lo affermano i parlamentari regionali e nazionali del Movimento 5 Stelle che, da mesi, si occupano della crisi di Airgest, la società che gestisce lo scalo di Birgi, in provincia di Trapani.
Con una mozione, primo firmatario il deputato grillino Sergio Tancredi, eletto nel collegio di Trapani, il gruppo parlamentare ha chiesto al Governo regionale di Nello Musumeci soluzioni concrete in materia di aiuti per l’aeroporto che rappresenta una importante porta di accesso alla Sicilia.
“Il contenuto della mozione – dice Tancredi – è importantissimo per il salvataggio e per il rilancio dello scalo trapanese e deve trovare un riflesso nel Bilancio regionale che è in discussione in Assemblea regionale. Il Governo siciliano ‘deve’ pianificare il risanamento di Airgest con un piano industriale serio che veda Birgi protagonista del trasporto aereo nei prossimi anni insieme con gli altri aeroporti dell’Isola, e non in concorrenza”.
“Si continua, invece, a scaricare il problema del comarketing sui sindaci senza badare al futuro di Airgest”, aggiunge Tancredi.
Sulla vicenda interviene anche la deputata regionale grillina Valentina Palmeri, pure lei eletta nel collegio di Trapani. La Palmeri è prima firmataria dell’interrogazione sulla crisi gestionale di Airgest rimasta inevasa e senza risposta.
Dice la parlamentare:
“Se Punta Raisi paga il comakerting, incentivando il trasferimento di Ryanair da Trapani a Palermo per ogni euro ricevuto da Ryanair, la Regione dovrà pagare altri euro per ripianare le perdite dell’aeroporto di Birgi”.
Punta Raisi, per la cronaca, è l’aeroporto di Palermo, che da tempo ha perso il nome di ‘Falcone-Borsellino’.
A questo punto la parlamentare grillina spara una bordata alla Gesap, la società pubblica che gestisce i servizi a terra dell’aeroporto di Palermo:
“Né il presidente della Regione né gli assessori competenti hanno finora sollevato la questione dei controlli sulla concorrenza tra l’aeroporto di Birgi e quello di Punta Raisi. Significa che il Governo regionale sta di fatto avallando un atteggiamento della Gesap, la società di gestione dello scalo palermitano, anch’essa pubblica, che ospita i voli Ryanair sottratti a Birgi e spostati a Punta Raisi, non si sa bene a quali condizioni di vantaggio rispetto a quelle offerte dallo scalo trapanese”.
“Comportamenti di questo tipo in capo ad enti ed organismi pubblici – conclude Valentina Palmeri – ci sembrano ‘irresponsabili”.
“Quanto sta accadendo a livello regionale – osserva il senatore del M5S Vincenzo Maurizio Santangelo – denota scarsa sensibilità politica e nessuna intenzione di agire contro il tentativo costante di scaricare sulle comunità locali responsabilità che sono e rimangono dell’esecutivo siciliano”.
“In attesa di un Governo nazionale che non si sottragga alle sue responsabilità sulla Sicilia, come finora è accaduto – aggiunge il senatore grillino – è indispensabile che il presidente Musumeci trovi un’interlocuzione di alto profilo prima di tutto con il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, azionista di riferimento della Gesap, per garantire uno sviluppo equilibrato degli aeroporti almeno nella Sicilia occidentale, sapendo che all’orizzonte ci potrebbe essere un grande progetto che coinvolga tutti gli scali siciliani, che dovrebbero essere messi in rete come quelli pugliesi, per garantire in futuro servizi adeguati a tutti i cittadini siciliani oltre che ai turisti”.
“Enti ed organismi pubblici – conclude il senatore Santangelo – non possono comportarsi da ‘avvoltoi’ che lasciano la ‘carogna’ di uno scalo ormai quasi abbandonato in balia di un gioco che si è rivelato distruttivo per l’aeroporto di Birgi. I cittadini e gli operatori trapanesi non lo dimenticheranno”.
Foto tratta da diocesimazara.eu
Visualizza commenti
Palermo non ha scippato solamente i voli da birgi,ma diversi anni addietro anche la linea marittima Trapani Tunisi. della Grimaldi
In passato la traversata da Tunisi verso Trapani +sbarco o ccorrevano mediamente 8 ore, oggi inve ce Tunisi/Palermo occorrono ben14/15 ore