Ancora non abbiamo capito se il Governo Musumeci intende confermare i tali ai Comuni disposti dal precedente Governo Crocetta-PD. Verrà confermato, per il 2018, il taglio di 60 milioni di euro ai Comuni con un numero di abitanti superiore alle 5 mila unità? All’appello mancano anche 115 milioni di euro per i mutui. Domani incontro Governo regionale-sindaci
Ieri è stata diffusa la notizia che, da giugno a settembre, per mettere piede a Santa Marina di Salina, bisognerà sborsare 5 euro. Obolo dimezzato – 2,5 euro – negli altri mesi dell’anno (QUI L’ARTICOLO).
La chiamano imposta di soggiorno. In realtà, i Comuni non sanno più cosa inventarsi per fare ‘cassa’. Massacrati dai tagli dello Stato e della Regione, i sindaci siciliani (ma abbiamo il dubbio che sia così anche nel resto d’Italia) non sanno più cosa inventarsi per scippare soldi dalle tasche dei cittadini.
Ormai gli autovelox invadono anche le strade cittadine. E siccome gli automobilisti ormai si sono abituati e hanno preso le misure, hanno sperimentato lo Scout speed: un’automobile che gira per le strade delle città (e adesso anche su alcune strada a scorrimento veloce) che ci multa fin sotto casa! (QUI IL NOSTRO ARTICOLO).
Purtroppo, nessuno racconta la verità su quello che sta succedendo nei Comuni. Anzi, le verità. Perché – con riferimento alla Sicilia – c’è una verità locale, che riguarda, per l’appunto, la nostra Isola. E c’è una verità che riguarda l’Italia e i suoi rapporti con l’Unione Europea.
Ecco il punto: la seconda verità non va nemmeno menzionata. Sindaci e presidenti di Regione non debbono assolutamente far sapere ai cittadini italiani che il loro impoverimento – e l’impoverimento di Regioni e Comuni – è il frutto di scelte adottate dall’Unione Europea dell’euro.
L’Unione Europea dell’euro non si discute: punto. Al limite, ci pensa il Presidente della Repubblica, ogni tanto – ma senza esagerare! – a ricordare sommessamente che sì, serve un’Europa dei popoli, e non un’Europa ‘unita’ dei mercanti e dei mercati.
L’Unione Europea dell’euro ha derubato la Grecia: ma questo non si deve dire!
L’Unione Europea dell’euro sta massacrando l’Italia: ma anche questo non si deve dire.
Luigi Di Maio e Matteo Salvini, prima del voto del 4 marzo, hanno dovuto mettere da parte le loro critiche all’Europa ‘unita’ e all’euro. Questi sono i fatti.
Poi c’è un secondo livello, che riguarda i Comuni.
Grazie ai Governi regionali di centrosinistra Crocetta-PD, dal 2013 al 2016 il Fondo regionale per le Autonomie locali – cioè i fondi destinati ai Comuni dell’Isola – è passato da 900 milioni di euro al 340 milioni di euro.
Questo spiega il perché, in tanti Comuni della nostra Isola, i servizi sociali sono praticamente scomparsi e quasi tutti i Comuni sono senza soldi.
Crocetta, il PD e gli altri partiti di centrosinistra hanno regalato un sacco di soldi dei siciliani a Roma (i due ‘intelligenti’ Patti scellerati firmati da Crocetta e avallati dal passato Parlamento siciliano a maggioranza di centrosinistra).
Così oggi i Comuni dell’Isola sono in grandissime difficoltà finanziarie.
Non contenti di questo, nel 2017 Crocetta, il PD e gli altri partiti di centrosinistra hanno tolto altri 60 milioni di euro ai Comuni siciliani con più di 5 mila abitanti.
Così il Fondo regionale per le Autonomie locali è passato, nel silenzio, da 340 milioni di euro all’anno a 280 milioni di euro.
Il risultato è che, quest’anno, molti Comuni siciliani con un numero di abitanti superiore a 5 mila unità non potranno nemmeno approvare i Bilanci consuntivi 2017.
Non solo. All’appello, oltre ai 60 milioni di euro del 2017, mancano anche i 60 milioni di euro di quest’anno. Come tutti sappiamo, la Regione siciliana si è preso l’ultimo mese di esercizio provvisorio. Bilancio e Finanziaria 2018 dovrebbero essere approvati entro la fine di questo mese o, al massimo, entro i primi giorni di maggio.
Ma non abbiamo ancora capito se l’attuale Governo di Nello Musumeci e la nuova Assemblea regionale siciliana riporteranno il Fondo regionale per le Autonomie locali a 340 milioni di euro o se lo lasceranno a 280 milioni di euro adeguandosi al precedente Governo Crocetta.
Di più: non si hanno ancora notizie della quota investimenti dei Comuni, ovvero dei 115 milioni di euro con i quali gli stessi Comuni pagano le rate dei mutui. Si materializzeranno? Mistero.
Per amore della verità, va detto che i tagli riguardano tutte le Regioni e tutti i Comuni italiani. Ma per la Regione siciliana e per i Comuni dell’Isola i tagli, in proporzione, sono stati più pesanti: così hanno voluto il Governo nazionale di centrosinistra e il Governo Crocetta-PD.
E infatti è incredibile che, alle recenti elezioni regionali siciliane, il PD abbia eletto 11 deputati! E’ evidente che i siciliani non sono stati informati a dovere su quello che ha combinato il PD siciliano.
Incomprensibile, poi, il perché il Governo di Nello Musumeci abbia avallato il taglio dell’IVA di 800 milioni di euro: in Consiglio dei Ministri il presidente della Regione avrebbe potuto e dovuto contestare quest’ennesima nefandezza consumata sulla pelle dei siciliani.
Ma così non è stato. Il Governo Musumeci ha ‘inghiottito’ il rospo e, quel che di peggio, l’ha fatto inghiottire ai siciliani.
Musumeci e l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, si sono difesi dicendo che loro hanno trovato l’accordo già siglato dal precedente Governo. Vero: ma perché non l’hanno contestato con atti formali e non a parole?
Anche in virtù di tale accordo – non meno scellerato degli accordi di crocettiana memoria (del quale lo scippo dell’IVA è parte) – oggi i Comuni siciliani sono alla canna del gas e vessano i cittadini con tasse e balzelli. Il resto – presidente Musumeci e assessore Armao – sono chiacchiere.
Domani – così ci dicono – dovrebbe andare in scena un incontro tra una delegazione di sindaci siciliani e il Governo regionale. Ci dovrebbe essere l’assessore alle Autonomie locali, Bernardette Grasso. Dovrebbe essere affrontata la questione finanziaria dei Comuni.
Domani vi racconteremo.