Quando abbiamo affrontato il tema della varietà di grano duro del Sud Italia Senatore Cappelli finita nelle mani di un’azienda del Nord Italia – un essere vivente fatto passare per ‘brevetto’! – ci hanno anche preso in giro. Ora i risultati si cominciano a vedere. Il Nord, oltre alla pasta, produce anche i biscotti. E ce li vende. E’ o no una ‘colonizzazione’? E la politica delle Regioni del Mezzogiorno che fa?
Biscotti prodotti con il grano duro meridionale a Castelfranco Veneto e venduti anche nei supermercati del Sud Italia! Per la precisione, prodotti con la varietà Senatore Cappelli. E meno male che lo scippo di questa cultivar da parte del Nord Italia era un’esagerazione!
Ricordate i nostri articoli sul Senatore Cappelli? E’ un grano duro tipico del Mezzogiorno d’Italia. Una varietà che è stata selezionata in Puglia – per la precisione presso il Centro di Ricerca per la Cerealicoltura di Foggia – nei primi del ‘900, dal genetista Nazareno Strampelli. Una cultivar rivalutata negli ultimi anni sulla quale hanno gettato gli occhi le solite imprese del Nord Italia che sono riuscite a impossessarsi di questo essere vivente, trattato alla stessa stregua di un brevetto!
Si scrive logica del profitto, si legge mercificazione della vita nel nome del denaro!
E’ una storia che vi abbiamo già raccontato, come potete leggere negli approfondimenti in calce a questo articolo. Così come vi abbiamo già raccontato che ci sono aziende del Nord Italia – di Torino e di Milano – che producono e vendono pasta con i grani duri antichi del Sud Italia!
Cosa c’entri, sotto il profilo agronomico e climatico, il grano duro con il Nord Italia non riusciamo a capirlo. Ma, si sa, gli affari sono affari. Del resto, un Paese che importa grano duro dal Canada per produrre pasta perché non dovrebbe coltivare il grano duro nella pianura Padana? Tutto fa brodo, ormai.
Così, dopo aver messo il ‘brevetto’ di grano duro Senatore Cappelli e
Possibile che le ricchezze del Sud Italia debbano essere ‘valorizzate’ dal Nord Italia che lo fa portandosi il valore aggiunto da quelle parti?
GranoSalus ha fatto una battaglia in difesa del Senatore Cappelli. Che fino ad oggi è servita a poco, perché questa varietà è ancora nelle mani di un’azienda del Nord Italia. E la battaglia l’ha fatta anche I Nuovi Vespri.
Hanno tentato, come già accennato, anche di ‘brevettare’ i grani antichi della Sicilia per prenderseli. In questo caso la difesa è stata corale: oltre a questo blog, in difesa dei grani duri antichi della Sicilia sono intervenuti Simenza e altri soggetti.
All’appello manca la politica. Non abbiamo letto né un intervento del Governo regionale della Puglia in difesa della varietà Senatore Cappelli, né un intervento del Governo siciliano in difesa dei grani duri della nostra Isola (grano duro che l’attuale Governo regionale non considera COME VI ABBIAMO RACCONTATO QUI).
Per carità: nulla contro le aziende del Nord Italia. Il problema è nostro. Ed è culturale prima che economico. Veramente dobbiamo assistere ad aziende del Nord Italia che ‘valorizzano’ i nostri grani duri? Gli imprenditori siciliani vanno stimolati. Ma anche sostenuti. A cosa servono, sennò, gli assessorati regionale all’Agricoltura e alle Attività produttive?
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