L’Avviso 2/20118 (cioè il Bando a Catalogo) verrà pubblicato stasera nel sito dell’assessorato regionale alla Formazione professionale. Prorogati di quindici giorni i termini per la presentazione del cervellotico questionario che ha mandato in tilt tanti lavoratori del settore. AGGIORNAMENTO: in calce il link del bando a Catalogo
Ricorsi o non ricorsi l’assessore regionale alla Formazione professionale, Roberto Lagalla, tira dritto e annuncia, per questa sera, la pubblicazione, nel sito dell’assessorato, dell’Avviso 2/2018 “per la costituzione del catalogo regionale dell’offerta formativa e per la realizzazione di percorsi formativi di qualificazione mirati al rafforzamento dell’occupabilità in Sicilia”.
Insomma, si va con l’annunciato Bando a Catalogo: saranno i discenti – i giovani siciliani che si debbono formare – a scegliere il corso di formazione professionale.
“In sinergia con il partenariato economico-sociale e dopo un lungo iter all’insegna del dialogo con i sindacati e le associazioni di categoria – si legge nel comunicato – con la pubblicazione di questo Avviso, il Governo regionale avvia la ripartenza del sistema della formazione professionale in Sicilia”.
“Si tratta della prima sperimentazione a Catalogo dell’offerta formativa della Regione siciliana – prosegue il comunicato – organizzata sulla base dei profili selezionati dall’amministrazione all’interno del Repertorio delle qualificazioni, individuati a seguito di un’attenta analisi di settore e della valutazione dei trend occupazionali del territorio, oltre che attraverso le proposte avanzate dal partenariato”.
“Questo nuovo Avviso – leggiamo ancora nel comunicato – rovescia la vecchia logica del finanziamento dell’offerta formativa, ponendo al centro la persona che potrà scegliere il percorso formativo più adatto alle sue specifiche esigenze, per ottenere un titolo realmente spendibile ed una formazione finalizzata all’acquisizione delle competenze richieste dalle imprese”.
Non abbiamo ancora capito qual è la risposta dell’attuale Governo regionale agli 8 mila lavoratori disoccupati ereditati dal passato esecutivo di Rosario Crocetta. Su un punto, infatti, l’assessore Lagalla ha ragione: là dove parla di “ripartenza del sistema della formazione professionale in Sicilia”.
Infatti, nella passata legislatura, a parte i corsi OIF (Obbligo formativo per i minori che abbandonano la scuola dell’obbligo) e le ‘code’ dell’Avviso 20 2011, il Governo Crocetta non ha avviato un solo corso di formazione professionale, bloccando il settore per cinque anni.
Quanto meno, l’attuale Governo, con l’assessore Lagalla, sta provando a rompere l’immobilismo. Anche se, ancora, non c’è molta chiarezza sul futuro dei lavoratori disoccupati.
C’è poca chiarezza e c’è molta confusione per via un un cervellotico questionario che ha creato non pochi problemi.
E proprio sul questionario si sofferma il comunicato dell’ufficio stampa dell’assessore Lagalla:
“Tenuto conto delle richieste delle organizzazioni sindacali e degli operatori della formazione avanzate negli ultimi giorni, l’assessorato all’Istruzione e alla Formazione professionale ha deciso di prorogare il termine dei quindici giorni, inizialmente fissato per l’invio del questionario conoscitivo, di mantenimento e approfondimento dei requisiti degli iscritti all’albo dei formatori professionali. Sarà quindi possibile inviare il questionario, esclusivamente all’indirizzo di posta elettronica: albo2018.formazione@regione.sicilia.it, fino a domenica 15 aprile 2018. Per eventuali chiarimenti sulla compilazione dello stesso, è disponibile un documento contenete le FAQ, risposte a quesiti sottoposti all’Amministrazione, riportate anche alla voce ‘Info’ e ‘documenti’ nella sottosezione Accreditamento e albo regionale dei formatori”.
P.s.
In realtà, in campagna elettorale l’allora candidato alla presidenza della Regione, Nello Musumeci – oggi Governatore dell’Isola – si era impegnato a tutelare il personale costituendo un’Agenzia regionale per la Formazione professionale. Impegno che il presidente della Regione non ha mantenuto.
Come finirà? Noi le nostre previsioni le abbiamo già messe nero su bianco (QUI IL NOSTRO ARTICOLO DI QUALCHE GIORNO FA).