MATTINALE 37/ In piedi, Signori, davanti a una Donna

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Davanti agli ennesimi atti di violenza sulle donne proviamo a meditare sulla profonda verità delle parole sulle Donne che William Shakespeare ha regalato alle nostre vite

In piedi, Signori, davanti a una Donna
(di William Shakespeare)

Per tutte le violenze consumate su di Lei, per tutte le umiliazioni che ha subito, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l’ignoranza in cui l’avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le ali che le avete tagliato,
per tutto questo:
in piedi, Signori, davanti ad una Donna.

E non bastasse questo, inchinatevi ogni volta che vi guarda l’anima,
perché Lei la sa vedere,
perché Lei sa farla cantare.

In piedi, Signori, ogni volta che vi accarezza una mano,
ogni volta che vi asciuga le lacrime come foste i suoi figli,
e quando vi aspetta, anche se Lei vorrebbe correre.

In piedi, sempre in piedi, miei Signori,
quando entra nella stanza e suona l’amore
e quando vi nasconde il dolore e la solitudine
e il bisogno terribile di essere amata.
Non provate ad allungare la vostra mano per aiutarla
quando Lei crolla sotto il peso del mondo

Non ha bisogno della vostra compassione.

Ha bisogno che voi vi sediate in terra vicino a Lei
e che aspettiate che il cuore calmi il battito, che la paura scompaia,
che tutto il mondo riprenda a girare tranquillo.

E sarà sempre Lei ad alzarsi per prima
e a darvi la mano per tirarvi su
in modo da avvicinarvi al cielo,
in quel cielo alto dove la sua anima vive
e da dove, Signori, non la strapperete mai.

In questi giorni terribili, in cui l’uomo, non più Uomo, ma sciacallo, scorpione, avvoltoio, serpente, mostro che guaisce, urla, grugnisce, rampa e sembra dissolversi come le sue false certezze, solo una preghiera posso aggiungere:

Vorrei che tutti gli uomini riuscissero a comprendere e più ancora accettare la profonda verità di queste parole.

Foto tratta da donnamoderna.com

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