Cosa non si fa per giustificare gli abbattimenti degli alberi a Palermo… Una riflessione del professore Silvano Riggio, docente di Ecologia presso l’università di Palermo. Verranno tagliati altri Ficus? Dall’attuale amministrazione comunale c’è da aspettarsi di tutto
di Silvano Riggio
Un blitz dopo l’altro: per i cittadini che amano il verde è un Blitzkrieg, una guerra lampo non dichiarata, ma portata avanti da commandos comunali in motosega con incursioni mordi e fuggi.
Blitz sono stati i tagli delle settimane scorse; un blitz recente è il taglio del Ficus del Foro Italico, seguito il giorno dopo dalla rimozione del ceppo.
Passa un giorno ed ecco ancora un terzo blitz per fare sparire l’intero apparato radicale e ancora un quarto blitz per posizionare intorno ai Ficus tre grossi carrubi espiantati da chissà dove, e non sono mancate la tempestiva approvazione degli ex assessori al verde e la claque dei social.
E forse non è finita, perché qualcos’altro bolle nelle menti degli Attila “custodi del verde”. E’ ovvio che chi voglia esprimere un parere, critico, resta quanto meno spiazzato e allocchito dall’intera strategia comunale.
Perché non viene data alcuna possibilità di discussione, non diciamo di critica, su argomenti che in una comunità partecipata comportano un dialogo fra amministratori ed amministrati. Qui se non sei d’accordo con chi decide, ti trovi la bocca tappata, complice la stampa locale smaccatamente schierata a favore delle improvvisate comunali.
Ci si era preparati a chiarire i termini della discussione che avevamo sostenuto con l’agronomo comunale Dr. La Mantia, nell’incontro/scontro al Foro Italico, ma l’impianto a sorpresa dei carrubi ha spiazzato ogni possibilità. O almeno questo era l’intento. E non resterebbe che rassegnarsi al fatto compiuto.
Ma non credo che così si faccia un favore ai cittadini; si riassume perciò per domande e risposte quell’unico contatto verbale col Comune avvenuto lunedì 11 scorso, in circostanze un po’ movimentate. Ovviamente gli argomenti dell’incontro sono riferiti in forma molto schematica e sono suscettibili di chiarimenti.
• Secondo il Dr. La Mantia e secondo i comunicati stampa, l’albero era inadatto in quanto si trattava di un Ficus elastica var. decora, quello per intenderci, commercializzato per gli interni delle abitazioni, e non era il Ficus magnolioides di Borzì, tipico delle antiche ville cittadine.
• Domanda al Dr. La Mantia: perché è stato tagliato?
• Risposta: l’albero andava tagliato perché sofferente e pericoloso per la pubblica incolumità.
• Obiezione: non esistono prove certe, né controlli al di fuori dei sopralluoghi di rito, eseguiti fuori dal pubblico controllo e rivelati dopo l’abbattimento. Lo stato di pericolo immediato era verosimilmente una forzatura, ed in ogni caso opinabile, dato che il Ficus non cresceva in un luogo di transito pedonale e la sua area poteva benissimo essere recintata ed esclusa al passaggio, in attesa di una decisione più ponderata presa in accordo coi cittadini.
• Domanda al Dr. La Mantia: come mai l’albero era così malato?
• Risposta del Dr. La Mantia: l’albero era stato sottoposto ad irrigazioni ripetute ed eccessive.
• Obiezione: difficile imputare all’umidità del suolo e all’eccesso di irrigazioni la presunta patologia, dal momento che soltanto in questi giorni usciamo da un triennio di siccità esasperata e che l’irrigazione era stata sospesa per mancanza d’acqua. Ricordiamo che nell’estate scorsa il prato era tutto giallo per l’erba secca. Semmai c’è da pensare all’effetto opposto di un’eccessiva salinità dovuta ad intrusioni di acqua marina. Nessuna risposta dal Dr. La Mantia.
• Domanda al Dr. La Mantia: cosa pensate di fare per rimediare al danno paesaggistico?
• Risposta del Dr. La Mantia: I Ficus sono inadatti e vanno sostituiti con specie consone all’ambiente.
• Ovvia domanda: Quali sarebbero gli alberi adatti?
• Risposta del Dr. La Mantia: i carrubi. Pianteremo carrubi.
• Obiezione: i carrubi non sono gli alberi ideali nella spianata del Foro Italico, e non si giustifica l’approvazione fornita al loro impianto se non per motivi di comodo o per obblighi di scuderia. Questa scelta già in immediata esecuzione presuppone il taglio dei Ficus superstiti, già decisa dalla ripartizione Verde e Giardini, ma non dichiarata, che preluderebbe a un altro blitz prossimo venturo. Si tratta di un’ipotesi tutt’altro che irreale, in considerazione di quanto avvenuto e promesso.
In conclusione, la contrarietà che si esprime per quest’ennesima scelta scellerata nasce da un’infinità di ragioni che vanno dall’estraneità rispetto ai Ficus superstiti alla scarsa aderenza al paesaggio litoraneo, alle difficoltà obiettive della loro riuscita.
La struttura arborea dei carrubi è una nota stridente rispetto ai Ficus e, nel nostro caso, appare come una superfetazione che stravolge la lettura filologica del contesto ambientale, come sa un qualsiasi studente di ecologia o di architettura del paesaggio. I carrubi inoltre sono specie arboree di un entroterra arido; possono vivere vicino al mare, ma è difficile vederli affacciarsi sul mare, soprattutto se in questo mare si riversano gli scarichi di una città.
E non mancano altri argomenti che varrà la pena di trattare in un servizio più dettagliato e ben documentato.