I controlli sono scattati subito dopo l’arrivo della nave carica di grano duro del Kazakistan stamattina. Controlli disposti dall’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera. Le condizioni del grano non sono piaciute ai tecnici. E il carico – 5 mila tonnellate di grano – è stato respinto. Aggiornamento con le dichiarazioni del presidente della regione, Nello Musumeci
Grano che arriva con le navi in Sicilia: finalmente il Governo regionale batte un colpo e, dopo aver fatto visionare il grano prodotto nel Kazakistan contenuto nella stiva della nave arrivata stamattina nel Porto di Pozzallo, ha respinto il carico. La nave non potrà scaricare il grano in Sicilia.
Questa volta i controlli sono scattati. Li ha disposti l’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera. Che ha spedito al Porto di Pozzallo i militari del Corpo Forestale e gli ispettori fitosanitari. Alle attività di controllo hanno preso parte anche i tecnici della Sanità marittima.
I Nuovi Vespri, stamattina, ha dato notizia dell’arrivo di questa nuova nave (QUI L’ARTICOLO).
I controlli sono scattati. E le condizioni in cui si trova il grano presente nelle stive – ben 5 mila tonnellate di grano duro! – non ha convinto i tecnici. E, come già ricordato, la nave è stata respinta.
Non è la prima volta che la Regione siciliana dispone i controlli sul grano che arriva nei porti della nostra Isola. Aveva iniziato durante i primi anni del Governo regionale di Raffaele Lombardo, Cosimo Gioia, allora dirigente generale del dipartimento Agricoltura.
Ma dopo i primi controlli Gioia perdette il posto di dirigente generale (COME POTETE LEGGERE QUI).
Per il controllo delle navi cariche di grano che arrivano in Italia si batte GranoSalus, associazione che raccoglie consumatori e produttori di grano duro del Mezzogiorno d’Italia.
Insieme – GranoSalus e I Nuovi Vespri – stanno conducendo una battaglia a tutela del grano duro del Sud Italia, con una campagna di controlli sui derivati del grano.
AGGIORNAMENTO 1: dichiarazione del presidente della Regione siciliana,
“Su direttiva dell’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera, il Nucleo operativo del Corpo forestale, gli ispettori del servizio fitosanitario regionale e personale della sanità marittima hanno eseguito, al porto di Pozzallo, un accertamento su una nave proveniente dal Kazakistan, con cinquanta tonnellate di grano duro (in realtà, sono 5 mila tonnellate ndr). Dai controlli effettuati, la merce è risultata non idonea per l’alimentazione umana, a causa di vistose ed estese chiazze di muffa e umido. La sanità marittima ha adottato un provvedimento di respingimento del carico, mentre il Corpo forestale e gli ispettori fitosanitari hanno eseguito il prelievo di campioni, che saranno trasmessi all’Istituto zooprofilattico di Palermo per le analisi chimico-fisiche di rito”. (sopra, un’immagine dei controlli sulla nave respinta)
“Tolleranza zero – afferma il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci – con chi pensa di continuare a introdurre in Sicilia merce non in regola con le norme sanitarie, specie se si tratta di prodotti destinati all’alimentazione. Con l’assessore Bandiera abbiamo intensificato i controlli e ringrazio le guardie forestali regionali e gli ispettori fitosanitari per l’impegno profuso”.
Precisazione: avevamo scritto giusto: 5 mila tonnellate
QUI UN ARTICOLO SUI DANNI PROVOCATI DALLE MICOTOSSINE ALL’ORGANISMO UMANO
QUI UN ARTICOLO SUI DANNI PROVOCATI DAL GLIFOSATO ALL’ORGANISMO UMANO
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Fìnalmente abbiamo ottenuto un risultato ottimo. La nostra campagna ha dato il primo frutto
. Due
anni di guerra sull'argomento, spero solo che si continui su questa strada. Avevo avvertito dell' arrivo di questo carico pessimo e l'assessore ha provveduto. Bravo. Speriamo si continui cosi'. Ma perche non affidare questi controlli all'ESA che dispone anche di laboratori e tecnici validissimi al posto di lasciarlo inoperoso?
Bravissimi!!! Speriamo sia SEMPRE cosi!
Finalmente,qualcuno ha fatto il proprio dovere,bisogna fare di piu'su tutti i prodotti importati nel nostro paese,tutti approfittano perche' l'italia e' lasciata senza piu' controlli com'era una volta.
Era ora.che si facesse un po di giustizia ...