Il Quirinale non potrà fare a meno di affidare il mandato esplorativo al candidato premier del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, che il Governo l’ha già presentato agl’italiani e alla Presidenza della Repubblica. E lo dovrà fare per un motivo semplice: perché è il leader del partito che ha preso più voti. Sarà il Parlamento a dire se Di Maio deve governare o meno
Ascoltando stamattina la rassegna stampa di Radio Radicale un dato politico emerge con estrema chiarezza: la paura dei ‘capi’ del PD e di Forza Italia di un eventuale ritorno alle urne. Tutti i giornali che sono sempre stati schierati contro il Movimento 5 Stelle sono oggi schierati contro il ritorno al voto. Ed è anche logico: perché la vecchia politica – in testa PD e Forza Italia – rischiano di perdere altri voti.
Il gioco sta tutto nel capire come si arriverà al ritorno alle urne. Luigi Di Maio, il candidato premier dei grillini, tiene ferma la barra del timone: lui il Governo l’ha già presentato, agl’italiani e al Quirinale. Aspetta che il Presidente della Repubblica gli affidi un mandato – anche esplorativo, come si dice in questi casi – per presentare il proprio Governo al Parlamento.
Se il Parlamento gli darà l’appoggio, l’Italia avrà il primo Governo del Movimento 5 Stelle. Senza maggioranza, Di Maio passerà la mano. Ma è giusto che ci provi. Per dimostrare agl’italiani che che lui e il Movimento 5 Stelle ci hanno provato e che – in caso di eventuale ‘bocciatura’ – sono stati gli altri partiti a non volerlo a Palazzo Chigi.
Ai ‘capi’ del PD e di Forza Italia questo passaggio parlamentare non va proprio giù. Perché, dopo aver perso le elezioni, non vogliono passare per coloro i quali hanno impedito a Di Maio e ai grillini di governare.
Ma, purtroppo per loro, è un passaggio obbligato: il Movimento 5 Stelle è il primo partito: e il Presidente della Repubblica non si può rifiutare di affidare un mandato esplorativo a Di Maio.
Il Quirinale potrebbe affidare l’incarico al nuovo leader del centrodestra, il leghista Matteo Salvini: ma dovrebbe mettersi contro l’Europa dell’euro, che non vuole nemmeno sentir parlare della Lega al Governo.
Siamo proprio curiosi di sapere come finirà. Quello che è certo è che la presidenza di una Camera andrà alla Lega e l’altra presidenza al Movimento 5 Stelle. Parlano i numeri presenti alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica.
Dopo la doppia elezione dei presidenti di Montecitorio e Palazzo Madama la parola passerà al Quirinale. Che non potrà certo negare il mandato esplorativo a Di Maio.
Quando il candidato premier del Movimento 5 Stelle presenterà il proprio Governo, la parola passerà al centrodestra e al centrosinistra: dovranno essere i parlamentari di questi due schieramenti a dire se i grillini potranno o no governare.
E’ un passaggio necessario, per rendere chiaro agl’italiani come stanno le cose.