Il ragionamento di Nadia Spallitta è semplice: per due ore e forse più c’è stata una limitazione incostituzionale del diritto di voto per tanti cittadini. Si è creata una disparità con il resto d’Italia. E questo non può verificarsi. Durissimo il parlamentare nazionale Alessandro Pagano: “Il sindaco di Palermo come al solito se ne lava le mani, il Viminale deve dare subito spiegazioni”
“A mio avviso, nel momento in cui si è in presenza di una limitazione incostituzionale alla libertà di voto si creano i presupposti per l’annullamento delle elezioni”.
Così si esprime Nadia Spallitta, avvocato, candidata al Senato nel collegio Sicilia 2 nella lista Liberi e Uguali.
Con Nadia Spallitta commentiamo quello che si è verificato stamattina a Palermo, dove alcuni seggi elettorali sono rimasti chiusi fino alle nove, limitando per circa due ore il diritto di voto ai migliaia di cittadini.
“Le procedure di voto – ci dice Nadia Spallitta – non possono essere irregolari. In presenza di vizi, si annullano. A Palermo, in alcuni seggi, si è verificato un ritardo di due ore rispetto al resto d’Italia. Questo non è concepibile. Sono stati creati disagi per i cittadini. Sono state tolte due ore alle normali operazioni di voto previste dalla legge. Si è creata una disparità. Ribadisco: non è una cosa concepibile”.
“Nelle operazioni di voto non ci possono essere dubbi – insiste Nadia – debbono essere lineari, trasparenti ed esemplari”.
Noi abbiamo riscontrato ritardi nella sezione elettorale di Piazza Principe di Camporeale (tanto che, alle 7 e 25 di mattina non siamo riusciti a votare!, COME POTETE LEGGERE QUI).
Situazione analoga abbiamo riscontrato nel seggio elettorale della scuola elementare ‘Alessandro Manzoni’ di via Filippo Parlatore; e anche in una scuola di via Umberto Giordano.
Leggiamo su Blog Sicilia:
“Anche due ore e mezzo di ritardo nell’apertura dei seggi con gli elettori in coda fuori e tanti che hanno rinunciato. C’è chi tornerà nel pomeriggio e chi, invece, indignato non voterà più.
E’ un caso nazionale, una vergogna indicibile quanto successo a Palermo dove solo poco prima delle 10 la Prefettura ha potuto confermare che tutte le sezioni erano finalmente aperte e funzionanti e in tutte, adesso, si può regolarmente votare.
Una situazione incresciosa che non mancherà di causare code durante la giornata, disagi e probabilmente avrà contribuito in maniera consistente all’astensionismo. Una situazione della quale qualcuno dovrà rispondere e che sarà seguita certamente da polemiche e, probabilmente, ricorsi”.
Durissimo anche il commento di Alessandro Pagano, parlamentare nazionale uscente della Lega, commento che leggiamo sul Quotidiano.net:
“Quanto sta accadendo a Palermo è gravissimo – si scalda il deputato leghista Alessandro Pagano – A causa di un errore del Comune sulla perimetrazione dei collegi con la consegna di plichi elettorali sbagliati, in molte sezioni, ci sono file di persone che non possono votare. Tutto ciò è sconcertante. Né la ristampa notturna voluta dalla Prefettura delle schede sta riuscendo a ovviare l’inconveniente, perché la consegna delle nuove e corrette schede sta avvenendo a un ritmo molto a rilento. Robe da terzo mondo. Il sindaco di Palermo come al solito se ne lava le mani, il Viminale deve dare subito spiegazioni. Non vorremmo che qualcuno volesse boicottare il voto del capoluogo siciliano”.
Duro anche il commento del leader di Liberi e Uguali, Piero Grasso, candidato a Palermo:
“Nel giorno più importante di una democrazia, quello delle elezioni, sono ritardi ed errori inaccettabili, che spero non scoraggeranno la partecipazione dei cittadini”.
P.s.
Perché le ‘stranezze’ elettorali si verificano sempre a Palermo? Nel 2012 il caos delle elezioni comunali. Di nuovo caos alle elezioni comunali di Palermo nel giugno dello scorso anno. Adesso l’incredibile e inaccettabile errore che ha provocato un ritardo – inaccettabile – dell’apertura di alcuni seggi. Possibile che tutto debba succedere sempre a Palermo?