Oggi, 2 marzo, ricordiamo l’anniversario della nascita di Pietro Novelli,uno dei più grandi artisti siciliani del Seicento. Nella sua breve ma intensa vita è stato molto un pittore e un architetto richiesto da viceré, aristocratici, esponenti della borghesia emergente
Oggi, 2 marzo, ricorre l’anniversario della nascita, avvenuta a Monreale nel 1603, di Pietro Novelli, detto il Monrealese, morto a Palermo il 27 agosto 1647, pittore e architetto, il più importante e influente artista del Seicento in Sicilia. Fu uno dei maggiori pittori del suo tempo e fu nominato architetto del Regno.
Pietro Novelli è il figlio di Pietro Antonio Novelli, anch’egli apprezzato pittore. Si formò presso la bottega del padre a Monreale. Pietro fa il suo apprendistato presso il nobile Carlo Maria Ventimiglia, matematico e maestro delle scienze. Il suo percorso umano e artistico, sviluppatosi nell’arco di pochi decenni, si attuò con il passaggio dal Tardo Manierismo alla prima grande stagione del Barocco.
Novelli riesce costantemente a rinnovare il proprio stile, seguendo gli stimoli che gli vengono offerti attraverso la conoscenza, diretta o mediata, degli esiti della cultura artistica dei suoi tempi. Infatti subì a Palermo l’influenza dei dipinti di scuola genovese presenti nell’Oratorio di Santo Stefano Protomartire al Monte di Pietà e dell’Adorazione dei Pastori di Caravaggio dell’Oratorio di San Lorenzo. Furono anche forti le influenze dei pittori fiamminghi presenti all’epoca a Palermo, come per esempio Antoon van Dyck che soggiornò nella capitale siciliana nel 1624.
I viaggi di Novelli ebbero una grande importanza nell’evoluzione della sua pittura. Visitò Roma tra il 1622 e il 1625, dove ebbe modo di studiare i maggiori pittori del Rinascimento. Nel corso di un viaggio a Napoli, nel 1630, vide le opere di Jusepe de Ribera e di alcuni pittori naturalisti napoletani che lo incoraggiarono a sviluppare una pittura più realistica.
Negli anni della sua maturità, viceré, aristocratici, esponenti della borghesia emergente, monasteri, chiese, ville, compagnie e confraternite, a Palermo come in altri centri della Sicilia e fuori, fanno a gara per possedere un Novelli.
Il 20 settembre 1636 ottenne la carica di ingegnere e architetto del Senato di Palermo per ricoprire poi, a partire dal 1643, quella di ingegnere del Regno su nomina del viceré conte di Cabrera, per la cui entrata a Palermo realizzò l’arco trionfale nel 1641.
Muore cinque giorni dopo i moti rivoltosi di Palermo del 22 agosto 1647, dove combatteva a fianco dell’amico Giuseppe D’Alesi e trovò sepoltura nel cimitero dei frati in San Domenico.
Un suo busto firmato dal Villareale è posto nella Chiesa di San Domenico, il pantheon di Sicilia.
Oltre un centinaio di opere, tra dipinti e affreschi, a soggetto religioso o laico, gli vengono oggi concordemente riconosciuti, insieme ad altrettanti disegni. Numerose sue opere, dipinti e disegni, sono esposte oggi presso la Galleria Regionale di Sicilia di Palazzo Abatellis, a Palermo.
Fonte: Wikipedia
Foto tratta da regione.sicilia.it