MATTINALE 16/ Mafiosi del ‘pizzo’ e spacciatori di droga tornano in libertà

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Due notizie non belle. Nell’Agrigentino venti arrestati nell’operazione “Montagna” (leggere mafia del ‘pizzo’ e altro) tornano in libertà. A Termini Imerese vanno a casa, per decorrenza di termini, dodici imputati per spaccio di droga. Tutto a norma di legge, per carità. Però, soprattutto nel secondo caso, sarebbe interessante sapere cosa ne pensa il Ministro della Giustizia…

Due notizie sconfortanti.

La prima: il Tribunale del riesame di Palermo ha rimesso in libertà più di venti degli oltre 50 arrestati nell’Agrigentino per estorsione e altre attività illecite. L’operazione “Montagna”, che aveva scardinato un’organizzazione mafiosa di notevole pericolosità, ha partorito il classico topolino. I giudici sembra abbiano ritenuto insussistente il quadro prospettato dagli inquirenti.

Tutto bene? Non abbiamo dubbi, solo ci tormenta il dover constatare che questo “favor” avviene nei confronti di soggetti i cui nomi e cognomi erano stati fatti da decine (decine!) di imprenditori e commercianti che, per la prima volta, rompendo un muro di omertà storico, avevano iniziato a collaborare con gli inquirenti.

Pensate che questi “eroi” inutili ci riproveranno, soprattutto se capiterà loro di trovarsi faccia a faccia con i denunziati, rimessi tostamente in libertà?

Seconda notizia. Il Tribunale di Termini Imerese ha assolto per intervenuta prescrizione 12 soggetti imputati di traffico e spaccio di droga. Un’indagine complessa e riteniamo costosa per le ‘casse’ pubbliche, e che, va ricordato, era iniziata con le denunce dei genitori dei ragazzi tossicodipendenti, finisce nel dimenticatoio. Una causa penale, dunque, iniziata nel 2009 non è stata chiusa in 9 anni!

Come contribuente posso chiedere al Ministro della Giustizia, Andrea Orlando il Serafico, qualche notizia in più e, soprattutto, i nomi dei giudici che, in tanti anni, hanno fatto riposare le carte di questo processo nei cassetti?

Foto tratta da telodiciamonoi.altervista.org

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