Da quando esistono i fondi europei la Regione siciliana li utilizza con notevole ritardo. La cosa conviene anche allo Stato che ne ‘riprogramma’ la spesa dirottandone una parte altrove. Il problema è nella spartizione delle competenze e nei conseguenti tanti passaggi burocratici. Che ha fatto il Governo Musumeci? Ha creato un altro passaggio…
Nel loro brain test di qualche giorno fa, il ministro della Coesione territoriale, Claudio De Vincenti, e il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, hanno scoperto che i ritardi sulla spesa comunitaria sono dovuti a problemi e lungaggini procedurali.
Con logica consequenziale, invece di eliminare qualche passaggio, ne hanno inserito un altro, una cabina di regia tra lo Stato la Regione e la UE.
Sfortunatamente per la Sicilia la politica non vuole affatto risolvere il problema, o meglio la politica cavalca i ritardi sulla spesa che non sono avvertiti dalla politica come un problema da risolvere, ma un mezzo per esercitare poteri di veto, poteri di interdizione e pressioni varie e indicibili.
Solo se viene superato il meccanismo di spartizione di competenze tra i vari assessorati come distribuzione di potere si può trovare la soluzione.
Foto tratta da scuolainforma.it