Le voci di corridoio raccontano che gli antirenziani del PD si accingerebbero a votare in massa per la lista di Emma Bonino. Per ottenere due risultati: indebolire Renzi senza fare perdere voti alla coalizione di centrosinistra e frenare l’eventuale emorragia di voti verso Liberi e Uguali di Piero Grasso
Ormai nel PD siciliano il clima è da resa dei conti. Da una parte ci sono i renziani del sottosegretario uscente, Davide Faraone; dall’altra parte molti ex comunisti che sono stati sbattuti fuori dallo stesso Renzi dalle liste per le elezioni politiche del 4 marzo. Questi ultimi sbraitano, perché sono stati gabbati dal segretario del PD.
Se a Letta Renzi ha detto “stai sereno” non ti ‘sbarellerò’ da Palazzo Chigi per poi andare a prendere il suo posto, a tanti dirigenti del PD siciliano lo stesso Renzi ha promesso mari e monti, ma poi, al momento di mantenere gli impegni assunti, li ha lasciati tutti fuori dalle liste.
Di fatto, Renzi si è comportato da Renzi. I ‘pivelli’ sono quelli che lo hanno preso sul serio. Chi?
Di fatto, a fare la figura di ‘pivelli’, tra i tanti, sono stati l’ex senatore Giuseppe Lumia e l’ex presidente della Regione, Rosario Crocetta. Il segretario del PD ha gabbato anche l’ex assessore, Antonello Cracolici, lasciando fuori dalle liste i suoi fedelissimi, da Magda Culotta a Franco Ribaudo, entrami parlamentari uscenti ‘lasciati a piedi’.
Per tutta risposta – così almeno si sussurra – sembrerebbe che l’area non renziana del PD potrebbe votare per la lista di Emma Bonino (che non è la lista dei Radicali, perché i Radicali della lista Pannella si asterranno dal voto). Proviamo a illustrare quale potrebbe essere il senso di questa operazione.
La lista della Bonino e la lista che vede assieme i Verdi, i socialisti di Nencini e i prodiani sono apparentate con il PD. Renzi li ha voluti non perché è convinto che supereranno lo sbarramento del 3%, ma perché pensa che supereranno l’1%: superando l’1 % – secondo quanto previsto dalla nuova legge elettorale (il Rosatellum) – le due liste non prenderebbero i seggi, ma i voti verrebbero incamerati dal PD.
Cosa vogliono fare i dissidenti del PD renziano? Votare in masse per la lista di Emma Bonino per fargli superare il 3%. Se ciò avverrà, i voti resterebbero alla coalizione, ma la lista Bonino prenderebbe i seggi togliendoli al PD renziano.
A conti fatti, è un’operazione che dovrebbe indebolire il PD di Renzi, non facendo perdere voti e seggi alla coalizione di centrosinistra. Un modo, anche, per frenare l’eventuale emorragia di voti verso Liberi e Uguali di Piero Grasso.
Renzi ha capito il gioco. E infatti sta cercando di correre ai ripari. In queste opere ha spedito in Sicilia Maria Elena Boschi (COME POTETE LEGGERE QUI). La quale ha lanciato subito messaggi di “unità del PD”.
Alla Boschi replica il dirigente del PD, Antonio Rubino, a nome dei Partigiani Dem:
“Capisco l’invito all’unità da parte del Ministro Boschi che ci ricorda che i nostri avversari sono fuori dal PD. Sarebbe utile, però, che sapesse che in Sicilia le cose stanno in maniera diversa e cioè che Davide Faraone la destra la sta portando dentro il Partito Democratico”.
“Spero che la Ministra abbia sbirciato nei curricula di tanti candidati del PD in queste elezioni. Il rischio che in Sicilia stiamo correndo non nasce dal dibattito interno, ma dalle azioni spregiudicate del sottosegretario alla Salute (il riferimento è a Davide Faraone ndr) che, facendo incetta di ceto politico proveniente dalla destra, allontana migliaia di elettori”.
AVVISO AI NOSTRI LETTORI
Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.-La redazione
Effettua una donazione con paypal