Assistiamo sempre alla stessa scena: i ritardi nella spesa dei fondi europei destinati alla Sicilia che, peraltro, sono ormai gli unici investimenti infrastrutturali destinati alla nostra Isola. Anche il Governo Musumeci non ricorda l’esistenza dell’articolo 38…
Con cadenza ciclica e regolare i governi regionali constatano che la realizzazione degli investimenti e la spesa dei fondi comunitari è sempre in forte ritardo sui tempi previsti e che il rischio che questi fondi vengano dirottati altrove è altissimo. La cosa è tanto più grave in quanto questi sono ormai gli unici fondi per opere strutturali e infrastrutturali su cui può contare la Sicilia.
Infatti lo Stato, oltre ad aver ridotto quasi a zero gli interventi ordinari, da circa 25 anni, ha unilateralmente deciso di non finanziare gli interventi del Fondo di solidarietà nazionale previsto all’art 38 dello Statuto regionale. Tale violazione dello Statuto e della Costituzione concretizza una vera soperchieria mafiosa da parte dei governi centrali: una vera e propria violenza istituzionale che i vari governi regionali hanno supinamente subito e che costa alla Sicilia ad oggi ben 150 miliardi di euro.
Anche il Presidente della Regione, Nello Musumeci, sembra aver assunto sulla questione la posizione prona che assumeva in questi casi il suo predecessore. Infatti nell’esposizione dei crediti vantati dalla Regione nei confronti dello stato, Musumeci parla soltanto di 2,5 miliardi dovutici per tasse e imposte.
E’ ovvio che quando Musumeci afferma che la Sicilia “diventerà bellissima” intende dire che deve farcela da sola.
AVVISO AI NOSTRI LETTORI
Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.-La redazione
Effettua una donazione con paypal