Quando Matteo Renzi e Rosario Crocetta presentarono, in pompa magna (erano i giorni della campagna elettorale sul referendum sulle riforme costituzionali poi perso da Renzi), il ‘Patto per la Sicilia’ noi scrivevamo che era una presa in giro. I fatti ci hanno dato ragione: il ‘patto per la Sicilia’ è come il ‘Comma 22’…
La stampa ci ha dato contezza dell’incontro tra il ministro della Coesione, Claudio De Vincenti, e il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, in cui è stato fatto il punto sullo stato di avanzamento degli interventi previsti nel “Patto per la Sicilia” firmato 2 anni fa in pompa magna, tra sorrisi, pacche, abbracci, baci e strette di mano da Renzi e l’ex presidente della Regione, Rosario Crocetta.
Si è dovuto constatare che nessun passo avanti è stato fatto e che nessuna somma è stata spesa, perché di tutti gli interventi manca a tutt’oggi la progettazione esecutiva. Se ne avete voglia potete leggere gli articoli che, proprio su questo argomento, questo blog ha pubblicato in quei giorni di “festa” (li trovate allegati in calce a questo articolo).
Da facili profeti sostenevamo e avvertivamo che qui sarebbe cascato l’asino (o gli asini).
Alcuni lettori ricorderanno il libro di Joseph Heller e, dal libro, il film, Comma 22. Il Comma 22 è un circolo vizioso insolubile. Così recita:
“Chi è pazzo può essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo, non è pazzo”.
Sarebbe un po’ come se Salvini, da Presidente del Consiglio, facesse approvare una legge che così stabilisse:
“Chi non ha la cittadinanza italiana non può lavorare Italia; chi non ha un lavoro in Italia non può avere la cittadinanza italiana”.
Veniamo alla progettazione esecutiva degli interventi previsti in qualsiasi piano. La regola è questa:
“Si può procedere al finanziamento di un opera solo la stessa è dotata di progettazione esecutiva. Non può finanziarsi una progettazione esecutiva di un’opera se la stessa non è finanziata”.
Avete una soluzione? Io sì.
Foto tratta da diggita.it