Da novembre a oggi il presidente della Regione, Nello Musumeci, non ha mosso un dito per recuperare quanto spetta alla Sicilia…
“Bene l’analisi dell’assessore Gaetano Armao sulle questioni finanziarie da dibattere con lo Stato, ma il documento, apprezzato in giunta, sembra solo una trappola per i siciliani, l’ennesimo inganno. Da novembre a oggi il presidente della Regione, Nello Musumeci, non ha fatto un solo passo nei confronti dello Stato, non ha mosso un dito, per recuperare quanto spetta alla Sicilia e quanto dallo Stato viene derubato, ricordiamolo, nell’ordine di miliardi di euro l’anno”. Lo dice Ciro Lomonte, segretario politico di ‘Siciliani liberi’.
“L’unico approccio con lo Stato, anzi con il ‘commissario dello Stato’ – sottolinea Lomonte – è stato una promessa ‘sinistra’ di ‘modificare’ lo statuto, quasi certamente per piegarlo alle esigenze coloniali. Oltre, naturalmente, alla sciagurata decisione di votare sì, in Consiglio dei ministri, quando si decurtava l’Iva dovuta alla Sicilia e si ratificavano gli accordi fatti da Crocetta, lo stesso giorno in cui l’Iva versata al Friuli-Venezia Giulia veniva aumentata”.
Per Lomonte “tutti gli altri interventi sono stati puri ‘annunci interni’, sistematicamente privi di alcuna efficacia giuridica”. “Si gonfia il petto solo a Palermo, e lo si sgonfia subito dopo aver attraversato lo Stretto. Così non va, non va per niente – attacca Lomonte – Annunci roboanti di referendum per riconoscere che ‘la Sicilia è un’isola’, petizioni di principio sui nostri diritti, ora una imbelle ‘delibera di apprezzamento’. A noi sembrano solo chiacchiere, e propaganda, per dire ai siciliani: ‘Vedete che stiamo facendo qualcosa?’ Siamo stanchi, vorremmo vedere qualche fatto e non solo graziose suppliche che peraltro non vengono nemmeno postate al destinatario.” “E poi – prosegue Lomonte – il problema non è solo tecnico-finanziario, è politico: che forza contrattuale ha la Sicilia di fronte allo Stato in assenza di un partito siciliano all’Ars o in Parlamento? Che dirà la Regione quando lo Stato le dirà ‘no, non si può fare’? Nulla, perché la carriera politica, e finanche le candidature a queste elezioni-farsa, sono strettamente dettate dalle segreterie romane”.
Il prof. Massimo Costa, co-fondatore dei ‘Siciliani liberi’, aggiunge: “Sì, certo, gli accordi vanno rinegoziati, ma come? Quelli fatti da Crocetta erano incostituzionali, perché spettava alla commissione paritetica (che ha avuto sin qui solo un ruolo notarile) e non ai governi di Stato e Regione disciplinare la materia. E non si deve chiedere la ‘revisione dell’accordo’, ma se ne deve immediatamente dichiarare la totale inefficacia in quanto totalmente incostituzionali, affidando alla commissione paritetica il ruolo di scrivere quelli nuovi, che attendono dal lontanissimo 1971”. “Nel frattempo Musumeci, dichiarando l’incostituzionalità dei decreti – conclude il prof. Costa – dovrebbe immediatamente legiferare applicando direttamente lo Statuto e incorporando l’Agenzia delle entrate alla Regione, alzando il livello dello scontro alla Corte di giustizia dell’Unione Europea se lo Stato dovesse impugnare le leggi finalmente costituzionali che questi promuovesse. Altro che ‘lo Stato ci aiuti!’. O si difende la Sicilia o no, finora solo fumo e promesse”.
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campa cavallo che l'erba cresce, ho votato musumeci pensando che essendo alla sua ultima esperienza politica da buon siciliano avrebbe tutelato i sacrosanti diritti dei siciliani, mi sono sbagliato, perché, purtroppo prevalgono sempre le logiche di potere vista la fezza politica di cui si è attorniato ( Armao, Miccichè, lombardo etc etc ). Pensando a questo scenario politico siciliano vedendolo come un pupo manovrato da questi pupari della mala politica rimango basito come un'uomo politico che per 30 anni o forse più sia stata la correttezza fatta persona raccogliendo affetti di stima di tanti siciliani onesti per poi veder chiudere la sua carriera politica in malo modo. ONOREVOLE PRESIDENTE N'à BOTTA D'ORGOGLIO SICILIANO SCACCI A CALCI NEL SEDERE QUESTA MARMAGLIA POLITICA DI CUI SI E' ATTORNIATA E UNA VOLTA X TUTTE ATTUI TUTTE LE PROCEDURE AL FINE DI TUTELARE LA SICILIA E I SICILIANI DAL'OPPRESSIONE ROMANA.