Lo chiede Nadia Spallitta: come mai l’amministrazione comunale non si è mai accorta di nulla? come mai non sono state effettuate verifiche? come mai non sono state applicate sanzioni? Le precisazioni di Toni Pellicane sulle sette famiglie che hanno occupato l’immobile. Alle famiglie esprime solidarietà Pietro Milazzo
Fa discutere la vicenda dell’Hotel Elena di Palermo finito sotto sequestro dopo che un servizio de Le Iene (NE ABBIAMO PARLATO QUI). Sette famiglie di senza tetto hanno occupato alcuni di questi locali. Col freddo di questi giorni, quanto meno, hanno risolto momentaneamente il proprio problema (il momentaneamente ci sta perché potrebbe essere mandati via dal Comune).
Proprio sul Comune di Palermo – ovvero su quello che il Comune non ha fatto – interviene Nadia Spallitta, già vice presidente del Consiglio comunale del capoluogo siciliano, candidata nella lista Liberi e Uguali al Senato nel collegio Palermo-Bagheria.
“Sembrerebbe – scrive Nadia Spallitta su facebook – ed i sigilli alla struttura (di proprietà di un alto magistrato della Procura nazionale antimafia oggi in pensione) lo confermerebbero, che per anni l’immobile sia stato utilizzato, senza permessi né autorizzazioni, quale struttura ricettizia; sembrerebbe -almeno questo si desume dal servizi de Le Iene e non mi pare che ci siano state ad oggi smentite o querele – che i gestori non rilasciassero quietanze, fatture o altro e pretendessero il pagamento in contante; sembrerebbe -come emergerebbe dal servizio de Le Iene, che non venisse pagata la TARI, immagino la tassa di soggiorno e le altre tasse comunali e non collegate a questo esercizio commerciale”.
“Mi domando – aggiunge – come sia stato possibile, se tutto questo è vero, e se il servizio de Le Iene è veritiero, che l’Amministrazione non si sia mai accorta di nulla, non abbia accertato se sussistessero irregolarità, non abbia vigilato, non abbia poi, effettuate le verifiche, sanzionato le violazioni di legge”.
Sull’occupazione di una parte dell’Hotel Elena da parte di sette famiglie senza casa interviene Toni Pellicane, da sempre in prima fila in difesa dei senza tetto di Palermo:
“Nessun allarme e nessun collegamento tra la vicenda relativa ai proprietari dell’ex Hotel e le famiglie che hanno occupato. Le famiglie che hanno occupato sono assolutamente consapevoli del reato commesso ma, sfido chiunque, piuttosto di stare per strada o ad aspettare una risposta dalle istituzioni che non arriva mai, in piena autonomia hanno trovato una soluzione al loro problema. Con questo non sto dicendo di essere a favore delle occupazioni di immobili di proprietà privata, ma col gelo di questi giorni non si può pensare di stare a dormire dentro una macchina…poi ci scappano i morti per il freddo e stiamo tutti li a batterci il petto”.
“Nel caso specifico, prima di processare e condannare delle famiglie che, a causa di una crisi che non hanno voluto si ritrovano senza lavoro e senza casa – aggiunge Toni Pellicane – partiamo dal fatto che a Palermo un potentato si è fatto gli affari propri per anni senza che le istituzioni muovessero un dito. Non si tratta solo di semplice abusivismo. L’Hotel risulta chiuso definitivamente da svariati anni. Nel contempo la consorte del giudice antimafia affittava stanze e mini appartamenti, anche ad ore. Tutto rigorosamente in nero, senza licenza, quindi c’e’ pure evasione fiscale”.
“Non si può pretendere rispetto della legalità, puntando il dito sempre verso chi sta peggio – prosegue Pellicane – e intanto i potentati di turno della legalità se ne fanno un baffo. La famiglie occupanti non si sono innamorate dell’idea di restare a vita nell’ex Hotel, in qualunque momento l’amministrazione comunale, fatte le dovute verifiche, offrirà loro un’alternativa, saranno ben liete di lasciare l’ex albergo abusivo”.
Sulla vicenda interviene anche Pietro Milazzo, candidato nella lista di Potere al Popolo nel collegio uninominale Palermo Sud:
Ho avuto stamane (ieri per chi legge ndr) la notizia dell’occupazione, a fini abitativi, dell’Ex Ho- tel Elena di Palermo, in Piazza Stazione, avvenuta la notte appena trascorsa, da parte di sette nuclei familiari, senza reddito e senza casa, che si sono insediati in sette mini alloggi all’interno dell’ex Hotel, posto sotto sequestro dopo il servizio de Le Iene da cui si evince che i proprietari affittavano camere e mini appartamenti assolutamente in nero e privi di qualunque autorizzazione”.
“Non posso che esprimere SOLIDARIETÀ a queste famiglie, perché questa nuova occupazione è figlia del crescente disagio sociale, determinato dalla povertà, l’inoccupazione o disoccupazione, che colpisce strati sempre crescenti della popolazione palermitana. Le famiglie sono consapevoli che trattandosi di immobile di proprietà privata rischiano realmente di essere sgomberate, ma sono state spinte da due motivazioni non indifferenti, il grave disagio economico ed abitativo che vivono e la richiesta all’amministrazione comunale di farsi carico di trovare una alternativa”.
Foto tratta da palermotoday