Vendere il proprio corpo è una delle peggiori cose che possono accadere nella vita. Quasi sempre l’attenzione si concentra sulle prostitute. Perché non parliamo, invece, di chi alimenta questo “turpe mercato”? Tutti sappiamo in quale modo brutale, violento e squallido viene creata l’offerta a questa miserabile domanda di sesso…
Le ultime statistiche in fatto di prostituzione ci consegnano un quadro sociale e morale di stupefacente squallore. Ben nove milioni di italiani frequentano prostitute. Il giro di “affari” si attesta sui 60 milioni di euro l’anno.
La nostra pelosa morale non condanna chi guadagna con quello che una volta si chiamava “il turpe mercato della propria persona”, purché questo avvenga in piena libertà, mentre, si sa, è reato lo sfruttamento della prostituzione.
L’utilizzatore finale, nel nostro caso 9 milioni di puttanieri, la fanno franca. Eppure la loro colpa è senza perdono. Tutti sappiamo in quale modo brutale, violento e squallido viene creata l’offerta a questa miserabile domanda di sesso.
Lo sanno soprattutto i puttanieri. Essi sanno che è la loro domanda a creare tutto l’orrore di cui è intriso quel mondo. E fanno finta di niente. Come tutti, dallo Stato alla Chiesa.
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