Da quando i due parlano di “emergenza idrica” in Sicilia sono ricominciate le piogge. E’ come se anche la ‘bolla sahariana’, che da tempo ingloba la Sicilia, abbia improvvisamente deciso di accucciarsi. C’è chi propone di utilizzare i poteri idrici di Nello Musumeci e Leoluca Orlando nei Paesi del mondo colpiti dalla siccità: ne trarrebbero giovamento questi Paesi e anche la Sicilia…
Sarà un caso, ma da quando il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, hanno iniziato a parlare di “emergenza idrica” in Sicilia le piogge si susseguono a ritmo continuo. In alcuni casi contraddicendo persino le previsioni meteorologiche che, ormai, sono piuttosto precise.
Ma la forza dei due neo ‘Pluvi’ siculi sembra avere il sopravvento sulle previsioni.
Oggi, per esempio, era previsto bel tempo: e, in effetti, a Palermo – città nella quale Musumeci e Orlando esercitano le propri poteri acquatici – stamattina c’era il sole. Nel pomeriggio, però, attratte da una forza misteriosa, le nuvole hanno avuto il sopravvento sul sole, fino a quando, alle 17 o giù di lì, la pioggia ha bagnato la città.
Per carità: le piogge non mettono a rischio i “poteri speciali” in materia idrica (peraltro su Palermo e provincia) di Musumeci e l’emergenza idrica orlandiana.
Questo perché le dighe della Sicilia – sulle quali ‘regna’ la Regione si Musumeci – appena si riempono vengono svuotate. Mentre nessuno batte il Comune di Palermo in materia di sprechi idrici, tra condotte fatiscenti, condotte riparate a metà (Scillato), acqua depurata gettata in mare e impianti per il prelievo dell’acqua da fiumi e torrenti mai utilizzati.
Insomma, anche se piove i siciliani – e soprattutto i palermitani – di acqua ne hanno poca grazie a un collaudato sistema di efficienti inefficienze.
Se n’è accordo perfino Piero Grasso, il leader di Liberi e Uguali, che a Musumeci, che parlava di inefficienze del passato Governo regionale di centrosinistra, ha così replicato:
“Guardi, presidente Musumeci, che l’emergenza idrica, in Sicilia, c’era già nel 2002, quando io ero procuratore della Repubblica a Palermo…”.
Sì, in effetti l’emergenza idrica c’era anche allora, quando la Regione era governata dal centrodestra, anche se Musumeci, allora, era un uomo politico di destra – addirittura il leader in Sicilia della Destra sociale – non certo, come oggi, un presidente della Regione quasi ‘telecomandato’ da Berlusconi e Gianfranco Miccichè…
Ma il punto è un altro: c’è chi pensa a sfruttare queste grandi capacità porta-pioggia di Musumeci e Orlando.
Qualcuno ne vorrebbe fare un fatto di solidarietà sociale verso chi ha bisogno di acqua: ovvero vestire il presidente della Regione e il sindaco di Palermo come gli indiani d’America – con le penne colorate in testa – e offrire i loro ‘poteri acquatici’ ai Paesi del mondo dove la siccità provoca grandi carestie.
Musumeci e Orlando dovrebbero fare quello che hanno fatto a Palermo: chiedere i “poteri speciali” (Musumeci) e annunciare il razionamento dell’acqua. Le piogge sono assicurate.
Si otterrebbero due grandi risultati: si fornirebbe un grande servizio ai Paesi del mondo colpiti dalla siccità e si libererebbe anche la Sicilia…