La campagna elettorale va avanti e più va avanti, più cresce una strana sensazione: e cioè che i pochi, per salvarsi, senza alcuno scrupolo, rovineranno i molti. Il ruolo della cosiddetta ‘informazione libera’
L’importanza delle elezioni del 4 marzo si può agevolmente misurare dal fatto che la stampa italiana, in questa campagna elettorale, sta dando il peggio di sé.
Non consideriamo per un momento i giornali che sono direttamente nel libro paga di qualcuno, e i cui direttori incassano sull’unghia un tanto ad articolo, e che, come diceva Chesterton, lavorano per chi li paga come i commessi che vendono i saponi per chi li paga.
È lo squallore della così detta ‘stampa libera’ che fa paura.
Il rischio, per molti giornali, di scomparire se i 5 Stelle, come hanno promesso, gli toglieranno i finanziamenti pubblici, gli ha fatto perdere ogni ritegno. Menzogne, omissioni, report scandalosi e strumentali, silenzi strategici, sono diventati oppio quotidiano da ammannire ai lettori.
La loro malefica influenza sulla libertà dell’elettore costituirà uno dei più gravi ostacoli allo svolgimento democratico della competizione elettorale. Cosi i pochi, per salvarsi, senza alcuno scrupolo, rovineranno i molti.
Foto tratta da lastampa.it