Nel finanziarsi per via illecita, ogni centro di potere non era sfiorato da alcun senso di colpa, perché…
per la propria morale interna, ciò che era fatto nell’interesse del gruppo era lecito, anzi benemerito, in quanto ogni gruppo identificava il proprio potere col bene comune; l’illegalità formale, quindi, non escludeva una superiore legalità sostanziale.
(Italo Calvino)