Con molta probabilità, i giovani ‘Partigiani del PD’ non sanno che Leoluca Orlando e Totò Cardinale da Mussomeli, oltre ad essere renziani, oltre ad avere in comune un proprio candidato in lista alle elezioni politiche (Orlando il suo sodale fabio Gianbrone e Totò da Mussomeli la figlia Daniela) sono entrambi ex democristiani…
“La riunione che si è svolta ieri sera presso la segreteria dell’On.le Faraone, alla quale ha preso parte il primo cittadino, è un affronto alla città di Palermo”
Lo dice Salvatore Altadonna, a nome dei ‘Partigiani del PD’.
Per la cronaca, i ‘Partigiani del PD’ sono i dirigenti siciliani di questo partito che non hanno mandato giù i metodi di Matteo Renzi, che ha piazzato nelle liste per le elezioni politiche solo pro sodali.
Forse non ricordando che è stato Leoluca Orlando a proporre – anzi imporre con il placet di Renzi – il rettore dell’università di Palermo, Fabrizio Micari quale candidato alla presidenza della Regione siciliana, Altadonna aggiunge:
“Orlando in questi giorni ha raccontato la sua adesione al PD come un ‘atto eroico’ contro destra e populismi. Ma se fosse stato davvero per questo sarebbe bastato il semplice sostegno al Partito Democratico”.
“La verità – precisa sempre l’esponente dei ‘Partigiani del PD’ – è venuta fuori ieri: il Sindaco ha aderito alla corrente di Faraone in cambio di un posto in lista per un suo uomo”.
Si tratta di Davide Faraone, il ‘geniale’ sottosegretario renziano del PD.
Altadonna va giù duro:
“Dopo averci costretto a rinunziare al simbolo (il riferimento è alle elezioni comunali di Palermo, quando il PD, su “ordine” di Orlando, ha ammainato il proprio simbolo ndr), dopo avere orchestrato il disastro delle elezioni regionali si prepara alla scalata del partito – insieme al suo alleato Totò Cardinale – sotto la regia del sottosegretario. Non lo permetteremo!”.
Insomma, Altadonna – che deve essere giovane – si è accorto che l’ex democristiano sindaco di Palermo Orlando e l’ex democristiano Totò Cardinale di Mussumeli stanno cercando – in verità per conto di Renzi e non di Faraone – di impossessarsi del PD siciliano.
“In politica tutto è concesso, anche i repentini cambi di idea del Sindaco – conclude Altadonna – ma da questo momento parli solo a nome di quella corrente e non dica più che il suo partito è Palermo. Anzi chieda scusa alla città”.