Viene da ridere ascoltando Berlusconi che dice di volere in Parlamento “persone competenti”. Dal 1994 ad oggi, in Parlamento e al Governo, l’ex Cavaliere ha fatto solo i propri comodi. E’ incredibile sentire uno come lui che definisce “incompetenti” i grillini. I quali, invece, hanno dimostrato di essere compatti in Parlamento e di essere pronti per governare, circondandosi, questo sì, di persone capaci
Il babbìo di Berlusconi che “si batte per avere al Parlamento solo persone competenti” è stucchevole e profondamente fasullo. Facciamolo finire qui e subito. Forse che tutte le volte che Berlusconi ha voluto piegare il diritto e la procedura penale ai suoi turpi interessi sapeva come fare? No di certo. Lui sapeva che cosa voleva, al come fare ci pensava lo stuolo di avvocati, che era ed è sul suo libro paga.
L’argomento del Pregiudicato, debole e capzioso, è chiaramente rivolto ai 5 Stelle. E’ l’ultimo e l’unico argomento da contrapporre ad una valanga che ogni giorno diventa sempre più travolgente.
Vediamo come stanno veramente le cose.
Non è confutabile che, a parte qualche incidente di percorso, i pentastellati in Parlamento si siano comportato abbastanza bene. Presenti, compatti, cosa che non può dirsi delle altre forze politiche, documentati, agguerriti. Tutte qualità che, essendo tanti di loro chiamati al secondo mandato, non potranno che migliorare. E poi, a che cosa servono gli strapagati funzionari di Camera e Senato, se non a “servire” i parlamentari? A venire incontro alle loro esigenze, a spiegare loro le regole del gioco, le tecniche e i trucchi del mestiere di parlamentare?
Quindi i reali motivi dell’attacco berlusconiano sono altri, e molto, molto pelosi. Se poi i detrattori dei 5 stelle intendono riferirsi alla pretesa incompetenza del candidato premier Luigi Di Maio e dei futuri ministri, il problema nemmeno si pone. E’ chiaro a chi guarda le cose con onestà intellettuale che ai venti punti del programma, che ogni punto è sussumibile in una attività amministrativa integrata, dunque in un ministero.
Basterà (e dico basterà perché in un Paese civile dovrebbe bastare) che il premier incaricato scelga 20 ministri “in gamba”, questo sì, competenti, capaci, autorevoli e onesti.
A scendere, poi è ancora più semplice: basterà ricordare che nel nostro sistema amministrativo generale la politica e l’amministrazione operano seguendo due strade diverse, ma complementari. Le scelte politiche appartengono al Consiglio dei Ministri e ai singoli Ministri, mentre alla burocrazia compete di dare esecuzione e attuazione alle decisioni politiche.
Quindi non è necessaria una competenza specifica ad amministrare da parte dei politici. Basterà che essi, a livello di Capi dipartimento, in ciascun ministero, si circondino di persone capaci, deleghino e non interferiscano, salvo sempre l’esercizio del controllo in corso d’opera e la valutazione finale.
Questa è la corretta impostazione di un buon governo. Quello a cui abbiamo assistito negli ultimi 25 anni è esattamente il contrario. E questo contrario, cioè la prevaricazione e l’abuso, è quello cui aspira il Pregiudicato di Arcore.
Foto tratta da espresso.repubblica.it
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