La puntualità con la quale su Termini Imerese piovono promesse sul rilancio dell’ex stabilimento Fiat è davvero singolare…Sarebbe pure esilarante se non si parlasse di centinaia di posti di lavoro andati in fumo…
Ci sarebbe solo da ridere se in ballo non ci fossero centinaia di posti di lavoro andati in fumo. Ma la puntualità con la quale su Termini Imerese piovono promesse sul rilancio dell’ex stabilimento Fiat è davvero singolare. Basta che ci sia una campagna elettorale, ed ecco che quel sito industriale torna ad essere una priorità. Giusto il tempo di aprire e chiudere le urne.
Ricordiamo che da tutte le chiacchiere che si susseguono da quando la Fiat ha abbandonato la Sicilia è rimasto ben poco: 120 su circa 700 gli ex operai di Fiat tornati al lavoro con la Blutec, due anni fa. 570 i lavoratori ex Fiat in cig (cassa integrazione), così come 300 operai dell’indotto. Difficile avere una stima precisa di quelli rimasti senza paracadute sociale.
Questi sono i fatti dopo valanghe di promesse fatte nelle ultime campagne elettorali.
Ora la farsa rischia di ripetersi. Da Roma, infatti, ci fanno sapere che il 7 Febbraio si parlerà di Termini Imerese con il vice ministro dello Sviluppo economico, Teresa Bellanova, l’ad di Blutec, Domenico Di Cursi, i rappresentanti di Fiom, Fim e Uilm e il governatore della Sicilia Nello Musumeci.
Un tempismo da brividi, meno di un mese prima delle politiche. Complimenti!
Stupisce non poco l’ingenuità dei sindacalisti che parlando con l’Ansa, fanno sapere che sarebbe partita la fase propedeutica del progetto di trasformazione in veicoli elettrici dei Doblò, che FCA produce in Turchia. Salvo poi precisare che “l’accordo non sarebbe ancora stato definito”.
“Dall’incontro di mercoledì prossimo – dice il segretario regionale della Fiom Roberto Mastrosimone – ci aspettiamo molto. Sono passati tre anni dalla sigla dell’accordo di programma quadro per Termini Imerese, questi progetti rappresentano un passo in avanti ma non basta. Ci sono 700 ex operai Fiat e circa 300 dell’indotto ai quali va data una risposta e assicurata la piena occupazione. Bene il Doblò elettrico, bene il progetto di Poste, ma la parole d’ordine deve essere la piena occupazione”.
L’8 febbraio – scrive l’Ansa – gli operai torneranno a riunirsi in assemblea. L’assise, convocata dai sindacati nell’aula consiliare del Comune di Termini Imerese e alla quale parteciperanno anche i rappresentanti delle segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm, servirà a riferire loro quanto emerso nel corso del vertice con i rappresentanti del governi nazionale, regionale e della società, e fare il punto sullo stato di avanzamento del progetto di riqualificazione del polo industriale.
Insomma, l’8 Febbraio le tute blu, con o senza sindacalisti, potranno capire se si trovano dinnanzi all’ennesima presa per i fondelli pre-elettorale.
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