Il video è stato diffuso dall’Associazione Mareamico che, ancora una volta, accende i riflettori sull’erosione della bianchissima spiaggia di Eraclea Minoa, in provincia di Agrigento, che ormai, in alcune parti di questo tratto della costa, non c’è più. Adesso l’erosione si prende anche la pineta.E le autorità stanno a guardare…
Lo scorso 24 dicembre abbiamo pubblicato un articolo nel quale raccontiamo che l’erosione si sta letteralmente ‘mangiando’ la spiaggia di Eraclea Minoa, luogo di mare della provincia di Agrigento molto noto. In verità, il mare, dopo aver ‘inghiottito’ la spiaggia, sta adesso ‘inghiottendo’ la pineta (QUI IL NOSTRO ARTICOLO DELLO SCORSO 24 DICEMBRE).
Il nostro articolo prendeva le mosse da un VIDEO diffuso da Mareamico.
Oggi Mareamico ha diffuso un nuovo video da quale si evince che la situazione, lungi dal migliorare, è peggiorata (QUI IL NUOVO VIDEO).
Per la cronaca, lo scorso 16 gennaio, l’attuale assessore regionale al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro, è intervenuto proprio sulla problematica situazione di Eraclea Minoa:
“Abbiamo a cuore la salvaguardia della costa siciliana e faremo ciò che è necessario per invertire la tendenza e restituire alla terra ciò che il mare sta rubando – ha detto Cordaro -. Siamo molto preoccupati dall’inefficienza mostrata dall’Amministrazione comunale di Cattolica Eraclea che, non presentando il progetto nei termini previsti dall’apposito bando, ha perso il diritto di accedere ai fondi PO FESR destinati al recupero delle coste. Insieme agli uffici dell’Assessorato – ha aggiunto l’assessore – stiamo già valutando come sopperire all’inerzia mostrata dal Comune di Cattolica. Rimane all’attenzione di questa Amministrazione la modalità attraverso cui reperite le risorse, garantire la corretta e sollecita realizzazione dei lavori che dovranno essere progettati ed eseguiti da chi ha la competenza per portare a termine tale importantissima opera”.
Il progetto, predisposto dal Comune di Cattolica Eraclea, era stato validato dagli uffici dell’assessorato Territorio e Ambiente il 17 ottobre scorso, ma non è stato depositato alla scadenza del 24 ottobre, data ultima per la presentazione dei progetti di cui alla misura 5.1.1a del bando PO FESR che destinava parte delle risorse agli interventi di contrasto all’erosione delle coste.
P.s.
Non sarebbe il caso di fare qualcosa subito? O dobbiamo aspettare che l’erosione ‘inghiotta tutto per poi stabilire di chi sono le responsabilità?
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