Su 232 collegi, quelli sicuri sarebbero solo 28 e quasi tutti lungo la dorsale appenninica. Male al Nord, malissimo nelle regioni meridionali
Si intravedono lacrime e sangue per il PD alle prossime elezioni politiche: allarme in tutta Italia, ma è nel Sud che la situazione è tragica per i dem. Lo suggeriscono tutti i più recenti sondaggi sintetizzati ieri in un servizio pubblicato da Repubblica.
In pratica, su 232 collegi, quelli sicuri sarebbero solo 28: 11 in Emilia, 10 in Toscana, 4 in Trentino, 2 in Umbria e 1 in Basilicata.
Va ricordato che, con la nuova legge elettorale, i collegi di Montecitorio sono 232, mentre per i restanti 386 c’è il proporzionale. I dati confermerebbero che il PD soffre particolarmente nell’uninominale dove serve un voto in più per vincere.
In questo panorama, le sofferenze più acute si registrano nel Sud: le previsioni parlano di zero in Sicilia, Calabria, Puglia e Sardegna. Si spera su Avellino per quanto riguarda la Campania, per la Basilicata ottimismo solo su Potenza.
Insomma una sconfitta pesante a meno di miracolose risalite di cui però non c’è traccia. I collegi considerati ‘contendibili’, a parte Avellino, sono tutti al Nord e non sono più di nove (Milano 1,2,3. Torno, Collegno, Genova città, Venezia, Bressanone , Roma centro, Trionfale).
Nel Nord per il Pd il fronte nemico sarebbe tutto da identificare col centrodestra, mentre nel Sud sarebbe più concreta la ‘minaccia’ grillina. Ma fino ad un certo punto.
In Sicilia, ad esempio, i bookmakers danno in costante ascesa Forza Italia e il resto della banda del centrodestra.
Quest’ultima ipotesi ci obbliga alla massima cautela nell’analisi. Sembrerebbe ovvio, infatti, dedurre che il PD soffra al Sud proprio perchè quest’area del Paese è stata fortemente penalizzata dalle sue politiche. Non ci piove.
Ma se il Mezzogiorno, alla fine, premierà Forza Italia e company, vuol dire che il meccanismo che condiziona il voto , più che in una analisi razionale di meriti e demeriti, è da ricercare altrove. Anche Forza Italia, infatti, quando era al governo ha ignorato la questione meridionale. Non sarebbe certamente da premiare, alla stregua del PD.
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