Illustrando all’Ars le linee programmatiche del suo governo, il Presidente della Regione parla della necessità di rivedere gli accordi firmati da Crocetta con Roma. Peccato che…
“Con lo Stato vogliamo una collaborazione leale senza sciocco rivendicazionismo ma anche senza atteggiamento remissivo. Quella che chiediamo è la piena attuazione dello Statuto”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, illustrando all’Ars le linee programmatiche del suo governo. A questo proposito è stato ancora più esplicito: “I recenti accordi con lo Stato vanno ripensati se vogliamo pensare a investimenti e crescita. È stato preferita una prospettiva di breve periodo a discapito di una programmazione di lungo periodo”.
Difficile dargli torto. Gli accordi ai quali si riferisce sono quelli siglati dal duo Crocetta -Baccei che, a nome di cinque milioni di siciliani, hanno regalato a Roma, risorse che spetterebbero alla Sicilia.
Fa bene, dunque, Musumeci a dire che vanno ripensati e, come ha osservato l’ex assessore, Franco Piro, figura storia della sinistra dell’Isola, “ha gli strumenti per farlo” (qui potete leggere l’articolo in cui Piro riassume la situazione).
Ci chiediamo, però, se queste sono davvero le intenzioni del Presidente della Regione, perchè il suo assessore, Marco Falcone, che di recente ha partecipato alla riunione del Consiglio dei Ministri che ha approvato un decreto legislativo di attuazione dello Statuto in materia di IVA, non si sia opposto a questo scippo legalizzato. Qui potete leggere una intervista al professore Massimo Costa, che oltre ad essere leader di Siciliani Liberi è anche docente universitario di Economia a Palermo e al quale non è sfuggito il silenzio di Falcone.
Insomma, Presidente Musumeci, se davvero vuole difendere lo Statuto cominci ad istruire i suoi assessori. Altrimenti potremmo pensare male….