La notizia che leggiamo sul ‘Giornale di Sicilia’ ci ha molto colpito, perché Motta Sant’Anastasia e Misterbianco – che sono due cittadine del Catanese simbolo dell’efficienza dei Governi regionali di centrosinistra nella gestione dei rifiuti – sono realtà nelle quali, proprio grazie alla mega discarica, trionfano da sempre ‘salute’ e ricchezza (soprattutto per chi gestisce tale discarica)
Sul Giornale di Sicilia on line leggiamo una notizia che suscita in noi molte domande:
“Un focolaio di salmonella scoperto in un’azienda di Motta Sant’Anastasia al confine col territorio di Belpasso. Come riporta il Giornale di Sicilia (supponiamo si faccia riferimento all’edizione cartacea ndr) nei controlli effettuati nell’azienda, che si occupa di allevamento di galline ovaiole, è stato rilevato il batterio della Salmonella Enteritidis“.
“Dopo gli esiti delle analisi, effettuate dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia, il sindaco di Motta Sant’Anastasia, Anastasio Carrà, ha firmato un’ordinanza con cui ha disposto il divieto di ‘movimentazione in entrata e in uscita di galline dal capannone – si legge nell’ordinanza – in cui sono presenti 10635 capi risultati positivi per Salmonella Enteritidis’. Alla rappresentante legale dell’azienda il sindaco ha notificato anche che le galline dovranno essere abbattute entro 15 giorni dalla data di notifica dell’ordinanza”.
Ribadiamo: la notizia suscita in noi molte domande: cosa può avere provocato la presenza del batterio della Salmonella a Motta sant’Anastasia? Che problemi ci sono in questa cittadina, a parte una delle più grandi e più ‘benefiche’ discariche della Sicilia?
Le discariche, che sono state i pezzi forti degli ultimi Governi regionali di centrosinistra, portano gioia e soprattutto ‘salute’ ai cittadini.
Dalle parti di Lentini, in provincia di Siracusa, a Siciliana, in provincia di Agrigento, a Palermo nelle ubertose e ridenti campagne che circondano la discarica di Bellolampo i cittadini sono felici di vivere a contatto con i ‘profumi’ delle rispettive discariche e lontano dalle volgarità della raccolta differenziata dei rifiuti!
Chissà da dov’è arrivato il batterio della salmonella: non certo dalla discarica di Motta Sant’Anastasia, che è un raro esempio di vita salubre.
Da anni, giusto per citare un esempio, si cerca di convincere gli abitati di Misterbianco, altra cittadina del Catanese (Misterbianco dista qualche chilometro da Motta Sant’Anastasia) a vivere con serenità, perché il fatto che la discarica di Motta si trovi a un chilometro di distanza dal centro abitato non è un problema…
Purtroppo, ogni tanto – non sempre, per fortuna – gli abitanti di Misterbianco fanno le bizze e vorrebbero addirittura chiudere la discarica che è, da anni, fonte di vita e di ricchezza (soprattutto di ricchezza per chi la gestisce).
Noi non possiamo dimenticare un articolo del Giornale di Sicilia del novembre 2016, quando l’allora presidente della Regione, Rosario Crocetta, impareggiabile ‘esperto’ in materia di rifiuti, davanti alle proteste dei soliti cittadini di Misterbianco, incredibilmente insensibili agli interessi di chi si è arricchito con le discariche, arrivò addirittura ad affermare:
“… è illogico che ci sia una discarica (la Oikos di Motta Sant’Anastasia, ndr) a un chilometro dal Paese: stiamo ipotizzando di trasformarla con un progetto in discarica dove trasferire la componente secca dei rifiuti, salvaguardando così anche la vita delle altre discariche e l’ambiente”.
In quell’occasione Crocetta parlò anche di “strategia plurima”.
Noi restammo molto colpiti dalla parola “plurima”, perché a nostro modesto avviso l’unica cosa da fare ieri – e anche oggi – con la discarica di Motta Sant’Anastasia sarebbe un provvedimento ‘univoco’: chiudere per sempre questa discarica.
Alla fine è passata la strategia di Crocetta, così nella discarica di Motta Sant’Anastasia va ancora in scena la “strategia plurima”.
Oggi, però, alla presidenza della Regione siciliana non c’è più Rosario da Gela, ma Nello (da Militello Val di Catania) Musumeci.
Che strategia seguirà il nostro Nello da Militello per la discarica di Motta sant’Anastasia? Una strategia “plurima” o univoca?
Detto questo, va da sé che la Salmonella che ha colpito le galline di Motta San’Anastasia (che in questa storia, è il caso di dirlo, ci rimetteranno le penne!) non hanno nulla, ma proprio nulla a che spartire con la discarica, che – lo ribadiamo – è fonte di luce, di vita, di benessere (soprattutto per chi la gestisce) e, soprattutto, di salute…