Il Presidente della Regione parla di “una gravissima situazione in Sicilia” e convoca i giornalisti. Probabile che annuncerà un piano di trasferimento dei rifiuti fuori dalla nostra regione. Che pagheranno i siciliani. Ma la domanda- se saranno consentite le domande- è una: il neo governatore vuole davvero cambiare le cose in questo settore o, come chi lo ha preceduto, andrà avanti di emergenza in emergenza per non disturbare chi fa affari?
Domani, alle 11, a Palermo, a Palazzo d’Orleans il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, incontrerà la stampa. Al centro dell’incontro “la gravissima situazione dei rifiuti in Sicilia”. E’ quanto si legge in una nota ufficiale della Presidenza della Regione. La conferma, insomma, che siamo nuovamente in piena emergenza: discariche sature, raccolta differenziata al palo.
Come siamo arrivati al punto in cui siamo, tra mala politica, affari e mafia, ve lo abbiamo riassunto dettagliatamente in questo articolo:
Cosa dirà domani Musumeci?
Una delle ipotesi più accreditate è che il neo governatore annuncerà che i rifiuti siciliani verranno trasferiti fuori dalla regione. Va da sé che il trasferimento costa e a pagare saranno i siciliani, certamente non i signori delle discariche che hanno continuato ad arricchirsi in questi anni con l’avallo dei governo regionali.
Se le domande saranno consentite- non lo sono state nella conferenza stampa di fine anno- si potrà forse chiedere a Musumeci qualche dettaglio in più sulla vicenda di Vincenzo Figuccia, assessore al ramo che si è dimesso dopo meno di un mese. Come si ricorderà, qualche giorno prima del suo addio alla giunta, Figuccia aveva parlato di “una grande solitudine” e di “una programmata superficialità”. Insomma, di un caos voluto:
“In queste settimane- dichiarava prima di Natale- ho studiato e riflettutto a lungo. Sul tema dei rifiuti mi sembra che sin dagli anni 60 si sia proceduto guardando alle emergenze sotto una guida opaca in un misto di incuria e programmata superficialità. Il risultato di oggi è sotto gli occhi di tutti: camion di spazzatura girano per la Sicilia, sacchetti diindifferenziata stazionano nei cassonetti, impianti mai definiti, città sporche ospitano abitanti e turisti in un clima di rassegnazione. E mentre le discariche sono al collasso, fra presunte idologie e pragmatismo esasperato, assisto basito a un tutti contro tutti, fra scienziati e burocrati, politici e cittadini, immerso fra rompicapo che da decenni paralizzano la nostra terra senza che nessuno trovi soluzioni”.
Come è possibile che Musumeci, il nuovo alfiere della legalità, abbia consentito l’isolamento del suo assessore su un tema così delicato? Siamo dinnanzi ad un altro caso Marino? Ricordate il pm che ha avuto la delega ai Rifiuti e silurato da Crocetta non appena aveva messo in discussione il sistema delle discariche?
Crocetta l’ha fatta franca. Lasciando tutto come era. Musumeci farà lo stesso?
In attesa della conferenza di domani ricordiamo che l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha inchiodato l’amministrazione regionale alle sue responsabilità parlando non solo di incapacità ma anche di “logiche clientelari” e non solo.
Qui sotto potete leggere l’atto di accusa che del Gennaio dell’anno scorso. Tanto da allora, non è cambiato nulla e. a giudicare dal caso Figuccia, la speranza che cambi qualcosa è alquanto flebile: