Alle elezioni comunali di Palermo, sei mesi fa, hanno dato vita alla ‘macedonia’ di Sinistra Comune in appoggio di Leoluca Orlando. Alle elezioni regionali, pur restando alleati di Orlando, hanno appoggiato Claudio Fava (così almeno è sembrato). E ora con chi stanno? Stanno continuando a ballare come nella foto sopra?
In quale punto della sinistra italiana sono arrivati i ‘compagni’ di Palermo di Rifondazione comunista e di SEL? Ce lo chiediamo ora che si contano ben tre aree di questo schieramento politico. C’è il PD renziano, c’è la lista-partito (fino ad ora, in verità, più lista che partito) Liberi e Uguali di Piero Grasso e poi ci dovrebbe essere anche la sinistra vera, realmente alternativa sia a Renzi, sia alle tre formazioni che sostengono Grasso (Articolo 1 MDP, Sinistra Italiana e Possibile).
Ebbene, se proprio dobbiamo essere chiari, noi ancora non abbiamo capito dove si collocano Rifondazione Comunista e SEL di Palermo. Gli esponenti di queste due formazioni politiche della sinistra palermitana non cinque anni fa, ma sei mesi fa – in occasione delle elezioni comunali del capoluogo siciliano – hanno dato vita a un lista-partito, Sinistra Comune (e qui, ad onor del vero, non capiamo se si tratta di una lista o di un partito ‘liquido’), alleata del sindaco, Leoluca Orlando.
Lo scorso 5 novembre abbiamo assistito ad una farsa che, alla fine, è degna di quello che resta – ben poco, a dir la verità – della sinistra siciliana. Mentre il sindaco di Palermo, Orlando, conduceva, per conto del PD di Renzi, la trattativa per la candidatura del rettore dell’università di Palermo, Fabrizio Micari, alla presidenza della Regione siciliana per il centrosinistra, Rifondazione comunista e SEL di Palermo sostenevano – o dicevano di sostenere – la candidatura di Claudio Fava alla presidenza della Regione.
Il problema è che, mentre sostenevano – o dicevano di sostenere – la candidatura di Claudio Fava alla Regione, hanno continuato ad appoggiare, al Comune di Palermo, la Giunta comunale di Orlando, cioè di un esponente politico che, in quel momento, per conto di Renzi, era diventato, di fatto, il coordinatore del PD siciliano, riuscendo ad imporre Micari come candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra.
Sono passate le elezioni comunali dello scorso giugno. E sono passate anche le elezioni regionali siciliane. Mentre Piero Grasso, qualche giorno fa – come già ricordato – è stato ‘incoronato’ leader di Liberi e Uguali, non si capisce ancora dove gli elettori della sinistra di Palermo dovrebbero rintracciare Giusto Catania (Rifondazione Comunista), Erasmo Palazzotto (SEL) e via continuando.
Come si direbbe dalle nostre parti: unni eru a finiri chisti? Insomma, sono ancora a ballare tra una sinistra e l’altra?
A Palermo è sicuro che stanno con il sindaco Orlando, che è schierato con Renzi.
Alla Regione dovrebbero stare con Claudio Fava, che dovrebbe essere alternativo a Renzi, visto che è nello stesso partito di Grasso.
A livello nazionale non abbiamo ancora capito cosa faranno.
Abbiamo capito che Rifondazione Comunista – in Sicilia e nel resto d’Italia – non appoggerà la lista-partito di Piero Grasso, ma forse una terza lista della sinistra.
Ma a Palermo – così a noi sembra – Giusto Catania, Erasmo Vecchio e compagnia bella stanno ancora con la Giunta comunale renziana. O forse – e questa potrebbe essere una notizia – il sindaco Orlando ha un ‘salvacondotto’ politico per entrare e uscire dal renzismo?
Insomma: questi di Sinistra Comune con chi stanno?
Con Leoluca Orlando e Renzi?
Con Piero Grasso?
Con la sinistra alternativa a Renzi e a Grasso?
Forse stanno con tutt’e tre, come gli elettroni nel benzene…