Noi speriamo di sbagliarci. Ma le dichiarazioni che il nuovo presidente della Regione siciliana rilascia a destra e a manca sul ‘buco’ di 5 miliardi di euro che dice di aver ereditato dal vecchio Governo regionale non annunciano nulla di buono
C’è qualcosa di strano nelle parole più volte pronunciate dal nuovo presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, sul ‘buco’ finanziario che dice di aver trovato nei conti regionali. Già lo stesso fatto di dirlo come se fosse chissà quale novità fa pensare: Musumeci, infatti, non è arrivato in Sicilia dalla luna con il primo ippogrifo di turno, ma sembra – addirittura! – che sia stato il capo dell’opposizione nella passata legislatura. Non si è accorto di nulla, soprattutto negli ultimi due anni del Governo di Rosario Crocetta?
Questo blog, da quando è in rete, ha più volte lanciato l’allarme sui conti della Regione. Specie dopo che il passato Governo (con il supporto della maggioranza di centrosinistra della vecchia Assemblea regionale siciliana) ha siglato ben due ‘Patti scellerati’ con il Governo nazionale e dopo che sono stati cancellati – sempre ad opera del vecchio Governo e della vecchia maggioranza che lo sosteneva – circa 10 miliardi di crediti ritenuti tutti ‘inesigibili’.
Ebbene, alla luce di tutto questo, ieri, sul quotidiano La Sicilia, abbiamo letto un’intervista a Musumeche che non esistiamo a definire surreale. Quando il presidente della Regione, fresco come un quarto di pollo, afferma che aver trovato nei conti regionali un ‘buco’ di 5 miliardi di euro, l’intervistatore, giustamente, gli chiede:
“Presidente, l’ex assessore Baccei ha detto che i conti della Regione erano in ordine…”.
Parliamo di Alessandro Baccei, l’ex commissario del Bilancio regionale che Renzi ha imposto al passato Governo Crocetta.
A questa domanda – assolutamente legittima – il presidente Musumeci risponde che lui non polemizza con i suoi predecessori…
Non polemizza con un signore chiamato Baccei, che è il vero responsabile di quello che è accaduto alle finanze regionali negli ultimi due anni? Ma se Musumeci non polemizza con chi gli ha fatto trovare – sono parole sue – 5 miliardi di euro di ‘buco’, con chi deve polemizzare?
Attenzione: Musumeci è tutt’altro che ingenuo, e meno che mai remissivo. Al contrario, è un grande furbacchione. E allora perché si comporta così?
Proviamo ad azzardare un’ipotesi. Il nuovo presidente della Regione sa che Roma non darà nulla alla Sicilia. L’accordo truffaldino sulle norme di attuazione relativo all’articolo 36 dello Statuto è stato congegnato in modo tale che i fondi che lo Stato deve riconoscere alla Regione siciliana ogni anno coincidano con il contributo di solidarietà che la Regione deve versare ogni anno a Roma!
Insomma, per dirla in breve, da Roma non arriveranno soldi. La Regione siciliana, o meglio, le ‘casse’ della Regione siciliana sono state svuotate. Ma con i ‘Patti’ firmati da Crocetta – un ‘grande siciliano’ – ormai, tra Stato e Regione, come si direbbe a Napoli, chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato.
E allora da dove dovrebbero arrivare i soldi per tirare la carretta siciliana?
Un retropensiero si affaccia all’orizzonte: non è che, per caso, il nuovo Governo della Regione pensa a un nuovo mutuo?
Ricordiamoci che l’indebitamento della Regione, ad oggi, supera di poco gli 8 miliardi di euro. E che il Governo Crocetta di mutui ne ha siglati due, di fatto per fronteggiare gli scippi finanziari operati dal Governo nazionale.
Non è che il centrodestra al Governo, zitto zitto, si accinge a presentarci qualche prestito obbligazionario? Ricordiamo che, nel 1996, il centrodestra, appena arrivato al Governo della Regione, siglò subito un mutuo.
Ci vogliamo augurare che lo scenario non si ripeta oggi. E che Musumeci ‘polemizzi’ con Roma per farsi restituire i soldi che il Governo nazionale ha scippato alla Sicilia.
Ci auguriamo di essere smentiti. Ci auguriamo che Musumeci dica a chiare lettere:
“Non ho alcuna intenzione di indebitare ulteriormente i siciliani”.