In un’intervista al settimanale ‘Panorama’ il nuovo presidente della Regione, Nello Musumeci, dice che nei conti regionali c’è “un deficit di quasi 5 miliardi”. Ma Baccei, appena qualche mese fa, non diceva che i conti della Regione erano a posto? Uno dei due non dice la verità
Dunque non siamo visionari. Da quando la vecchia Assemblea regionale siciliana, la scorsa primavera, ha approvato il Bilancio e la Finanziaria 2017, abbiamo ripetutamente scritto che, a nostro modesto avviso, la Regione siciliana è in default: default non dichiarato, ma sempre default. E l’abbiamo anche scritto a chiare lettere (COME POTETE LEGGERE QUI). Oggi anche il nuovo presidente della Regione, Nello Musumeci, in un’intervista al settimanale Panorama, l’ammette:
“Cosa chiederemo al governo di Roma? Intanto il rispetto degli articoli finanziari dello Statuto. Abbiamo un deficit di quasi 5 miliardi e abbiamo un disavanzo di 500 milioni di euro. Speriamo di evitare il fallimento della Regione, ma è questo quello che abbiamo trovato. Faremo i salti mortali insieme alla mia maggioranza per riuscirci. Parteciperò a qualche riunione del Consiglio dei Ministri come prevede lo Statuto siciliano perché voglio aprire un nuovo dialogo col governo nazionale. Chiederò collaborazione, ma conto anche di ottenere adeguate risorse per la Sicilia”.
Insomma, una dichiarazione un po’ di qua e un po’ di là, a trasi e nesci, come si direbbe dalle nostre parti.
Dopo di che l’ex assessore-commissario (di Renzi) della Regione, Alessandro Baccei, qualche spiegazione dovrebbe fornirla. Se non altro perché, a un mese dal voto per le elezioni regionali, non solo ha ribadito ciò che il PD siciliano in quei giorni faceva scrivere nei propri manifesti elettorali (ricordate? “Bilancio della Regione risanato? Fatto!”), ma ha anche presentato uno schema di legge regionale di stabilità 2018 (leggere progetto di Bilancio e Finanziaria 2018) ribadendo, ancora una volta, che i conti della Regione siciliana erano a posto.
Noi, in realtà, qualche dubbio, osservando la realtà della Sicilia, qualche dubbio l’abbiamo manifestato. E infatti ci siamo chiesti: come possono essere a posto i conti della Regione se le Province siciliane sono senza soldi, se ai Comuni siciliani la Regione, per il 2017, doveva ancora erogare circa 600 milioni di euro e via continuando con i mancati pagamenti?
La nostra sensazione – suffragata da entrate iscritte nella Finanziaria 2017 che, a nostro modesto giudizio, sembravano fittizie – era che l’ex assessore-commissario Baccei non la raccontava giusta.
Sempre a nostro modesto giudizio, l’allora assessore Baccei e la maggioranza di centrosinistra che sosteneva il passato Governo regionale avevano messo i conti a posto con il più antico strumento di ‘risanamento’ di un Bilancio pubblico che la saggezza popolare di Sciacca riassume nel seguente proverbio:
“Un n’avennu, un putennu, un paannu” (Traduzione per i non siciliani: “Non avendo soldi non possiamo pagare e quindi non paghiamo!).
Dopo di che ai siciliani andrebbe detta la verità: i conti della Regione sono a posto, come dicevano Baccei e il PD siciliano? O c’è un ‘buco’ di 5 miliardi di euro?
Poiché la differenza è di 5 miliardi di euro sarebbe più che mai opportuno un confronto tra Musumeci e Baccei per sapere chi dei due dice la verità.
AVVISO AI NOSTRI LETTORI
Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.-La redazione
Effettua una donazione con paypal