Ormai siamo alla farsa. Con i parlamentari nazionali del PD che criticano i ritardi nei pagamenti in agricoltura. L’ironia della Confederazione degli Agromeccanici e Agricoltori Italiani (CAI): “Ma chi c’è al Governo?”. In Sicilia la situazione è addirittura peggiore, perché ai ritardi dell’Agea si somma l’incapacità di chi, fino ad oggi, ha amministrato la Regione
Per il nostro blog i ritardi nei pagamenti agli agricoltori non sono una novità: denunciamo questa storia da almeno un anno. In Sicilia, poi, ai ritardi dello Stato si aggiungono i ritardi della Regione siciliana. Insomma, un disastro totale. Volete sapere, adesso, qual è la novità? Che il PD, che governa l’Italia (e fino ad oggi anche la Sicilia, dal momento che il nuovo Governo regionale non si è ancora insediato), adesso attacca se stesso, cioè il Governo nazionale del quale fa parte!
Vi sembra una presa in giro? Lo sappiamo: non ci si può credere. Ma è quello che sta succedendo. Lo racconta il sito di agricoltura, alimentazione e ambiente, Teatro naturale:
“A leggere la risoluzione del PD discussa in Commissione Agricoltura alla Camera, nella quale si denuncia dal 2015 il peggioramento per Agea (ente statale italiano per l’erogazione dei fondi in agricoltura ndr) nella tempistica di pagamento con uno scostamento significativo rispetto al passato o, ancora, di cronico malfunzionamento e ritardo nell’erogazione degli stessi pagamenti, ci sorge spontanea una domanda: ma chi c’è al governo?”.
“Se lo chiede il presidente della Confederazione degli Agromeccanici e Agricoltori Italiani (CAI), Gianni Dalla Bernardina – leggiamo sempre su Teatro naturale – alla luce non tanto dei ritardi preoccupanti e vergognosi di Agea, quanto per il fatto che a sottolineare la disfunzione nell’apparato burocratico sia il PD, del quale anche il ministro Martina fa parte”.
Il riferimento, ovviamente, è al ministro per le Risorse agricole ed alimentari, Maurizio Martina, esponente del PD.
“È alquanto insolito essere allo stesso tempo partito di lotta e di governo – prosegue Dalla Bernardina – ma ormai nulla più ci stupisce, se è da oltre 16 anni che attendiamo il decreto attuativo che inquadra la figura degli agromeccanici professionali in agricoltura, dove ormai da tempo anche l’Unione Europea ci ha correttamente inseriti”.
“Oggi i ritardi sull’erogazione dei pagamenti diretti della Pac non mette in crisi soltanto le imprese agricole – afferma il vicepresidente Sandro Cappellini – ma rallenta ulteriormente i flussi di pagamento dei servizi che i contoterzisti erogano con sempre maggiore intensità in campagna. Ed è un paradosso completo, se pensiamo che nella quasi totalità delle Regioni italiane si devono erogare fondi a pioggia, per non perdere le risorse dello Sviluppo rurale”. (QUI L’ARTICOLO DI TEATRO NATURALE).
E in Sicilia? Come già accennato, lo scenario è ancora più grave, perché ai ritardi dell’Agea si somma l’inconcludenza di chi ha gestito l’assessorato regionale all’Agricoltura.
“Ci sono responsabilità del Governo nazionale nella gestione dell’Agea – abbiamo scritto due mesi addietro -. Ma ci sono grandi responsabilità dell’attuale Governo regionale che non ha informatizzato gli uffici periferici. Da qui gli incredibili ritardi nei pagamenti di due e anche di tre anni! Dietro questi ritardi ci potrebbe essere una regia ‘liberista’: smantellare le aziende agricole siciliane (soprattutto le aziende ‘bio’) per fare posto a produzioni estere, come sta avvenendo con il grano duro (QUI POTETE LEGGERE PER ESTESO TUTTO L’ARTICOLO).
E ci sono anche agricoltori siciliani che, a causa dei ritardi della Regione e dell’Agea, oggi sono in grande difficoltà con le banche (QUI UN ARTICOLO DI QUASI UN ANNO E MEZZO FA ANCORA ATTUALE).
Che dire? Che gli agricoltori siciliani aspettano un cambiamento. Arriverà questo cambio di passo?