I guai per De Luca, però, non sono finiti. Come sappiano è ai domiciliari da due giorni perché coinvolto in un’altra inchiesta riguardante una presunta evasione fiscale di 1,7 milioni di euro. Domani l’interrogatorio di garanzia
Il neo deputato Cateno De Luca (eletto nella lista UDC) è stato assolto dal Tribunale di Messina dall’accusa di tentata concussione e falso in atto pubblico nell’ambito dell’inchiesta sul cosiddetto “sacco di Fiumedinisi”, comune del messinese di cui è stato sindaco. Secondo l’accusa avrebbe stravolto il programma di opere di riqualificazione urbanistica per favorire imprese edilizie della sua famiglia. Ma, evidentemente, il giudice la pensa diversamente.
I guai per De Luca, però, non sono finiti. Come sappiano è ai domiciliari da due giorni perché coinvolto in un’altra inchiesta riguardante una presunta evasione fiscale di 1,7 milioni di euro. Domani l’interrogatorio di garanzia.
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Sarebbe necessario precisare che De Luca non è stato assolto da tutti i reati. La tentata concussione è stata riqualificata nella meno grave "induzione a dare o promettere utilità" ed è stata dichiarata "estinta prescrizione". Il che significa che grazie alla riqualificazione De Luca ha beneficiato dei minori tempi della prescrizione, fermo restando che per questo reato non è stato assolto. Poi, se per qualche testata e per gli aficionados di De Luca un sindaco "può indurre a dare o promettere utilità", allora...