La domanda è legittima, perché la presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, è stata eletta in Sicilia e ha legami indiretti con Sinistra Italiana. Piero Grasso, siciliano è stato voluto parlamentare nazionale dall’ex segretario del PD, Bersani, oggi leader di Articolo 1 MDP insieme con D’Alema. A questo punto è bene fare chiarezza prima del voto siciliano del 5 novembre
Otto voti di fiducia tra Camera e Senato sulla legge elettorale. Difficile trovare nelle altre democrazie del mondo qualcosa di simile. Perché le leggi elettorali, in quanto regole che riguardano tutti i partiti politici, si approvano con il consenso di maggioranza e opposizione. Ricercando e trovando sintesi, anche complesse, tra posizioni diverse, se non contrapposte. Ma non si approvano a colpi di fiducia, con la scusa che il Governo – che, per inciso, non dovrebbe avere voce in capitolo su tale argomento! – teme ‘imboscate’ dai parlamentari della propria maggioranza sul voto in Aula.
Ma il tema che oggi vogliamo porre non è il Rosatellum – ovvero la pessima legge elettorale che il Senato si accinge ad approvare – e nemmeno le elementari regole di democrazia parlamentare che sono state calpestate.
Noi scriviamo questo articolo per il rispetto verso gli elettori siciliani. Che hanno il diritto di sapere, prima delle elezioni regionali del 5 novembre, alla luce di quello che hanno combinato Laura Boldrini alla Camera e Piero Grasso al Senato con la legge elettorale (ma anche con altre ‘leggi-capolavoro’ volute da Renzi) con chi la stessa signora Boldrini e lo stesso signor Grasso si ricandideranno, se si ricandideranno (se i due dovessero decidere di lasciare gli scranni parlamentari non sarebbero grandi perdite…).
Ricordiamo che la signora Boldrini è stata eletta in Sicilia – o meglio, ‘paracadutata’ in Sicilia – nella lista di SEL di Vendola.
Mentre il signor Grasso è stato voluto parlamentare nazionale del PD dall’ex segretario di questo partito, Bersani.
Noi ci rivolgiamo al candidato alla presidenza della Regione, Claudio Fava, al suo autorevole assessore designato, Ottavio Navarra, ai vertici di Articolo 1 MDP e ai vertici di Sinistra Italiana. E gli chiediamo: la presidente della Camera e il presidente del Senato con chi stanno?
Entrambi hanno legami con la Sicilia.
Laura Boldrini, come già ricordato, è stata eletta in Sicilia con SEL, formazione politica che fa parte di Sinistra Italiana, partito che sostiene Fava.
Piero Grasso, come già ricordato, è stato voluto parlamentare nazionale del PD da Bersani, che oggi è, insieme con Massimo D’Alema, leader di Articolo 1 MDP. Una formazione politica, Articolo 1 MDP, che sostiene Fava.
Ecco: anche per chiarezza, Claudio Fava, Ottavio Navarra e, in generale, i dirigenti di Articolo 1 MDP e Sinistra Italiana dovrebbero chiarire le rispettive posizioni rispetto a due personaggi – Laura Boldrini e Piero Grasso – che fino all’ultimo, la prima a Montecitorio, il secondo a palazzo Madama, hanno retto il gioco al renzismo.
Ribadiamo: dovrebbero chiarirlo prima del voto del 5 novembre. Per evitare sorprese. A nostro avviso, non c’è nulla di male a illustrare agli elettori siciliani come stanno le cose.