E’ normale che la futura moglie del rettore dell’università di Palermo sia stata chiamata a gestire un ruolo centrale nella stessa università? E’ normale che il direttore generale – sempre della stessa università – guadagni 100 mila euro all’anno in più rispetto al suo predecessore? Certo che ne succedono di cose strane nell’università dove il rettore – Fabrizio Micari – è anche il candidato alla presidenza della Regione siciliana del centrosinistra. Buon fine settimana a tutti!
Può la futura moglie del rettore diventare la dirigente più importante della stessa università? Può il direttore generale di un’università guadagnare più di un suo omonimo che lavora in un qualunque ufficio dello Stato o di una Regione? La risposta dovrebbe essere no in entrambi i casi. Nel primo caso c’è un’oggettiva inopportunità. Nel secondo caso va ricordato che per questi mega dirigenti è stato fissato un tetto di circa 240 mila euro lordi all’anno. Ebbene, tutto questo succede invece all’università di Palermo. Strano per quanto possa sembrare, la futura Lady Micari, Giusy Lenzo, è diventata la dirigente più importante dell’università, mentre il direttore generale, Antonio Romeo, si porta a casa un’indennità pari a poco più di 300 mila euro lordi all’anno!
Eh sì, nell’università del rettore Fabrizio Micari succede questo ed altro. Il rettore, com’è noto, è il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione siciliana. Come questo blog scrive spesso, il primo a non credere molto alla sua candidatura è lo stesso Micari, che si è guardato bene dal dimettersi da rettore dell’università del capoluogo dell’Isola.
Micari, oggi, si è auto-sospeso. Se verrà eletto presidente della Regione lascerà il rettorato. Se non verrà eletto tornerà a ricoprire il ruolo di rettore dell’università di Palermo. Alla fine, questo è lo ‘stile’ politico del centrosinistra siciliano: e Micari, questo ‘stile’, lo incarna alla perfezione…
Ma questa è una polemica già nota. Ci sono altre due vicende che, invece, meritano di essere approfondite. Il rettore-candidato alla presidenza della Regione, Micari – anche questa è storia nota – convolerà a nozze tra qualche giorno. Si sposerà con Giusy Lenzo, una dirigente dell’università di Palermo. Andando a leggere le ‘carte’ dell’Ateneo del capoluogo siciliano abbiamo scoperto quanto segue.
Giusy Lenzo – la futura Lady Micari – è laureata in Lettere e Filosofia. E’ una dirigente dell’università. Cosa abbiamo scoperto? Che l’organigramma dirigenziale dell’Ateneo palermitano è stato ‘ridisegnato’.
Ebbene, lo scorso 30 giugno, il direttore generale, il già citato Antonio Romeo, nominato dal rettore Micari, come già accennato, ha rivoluzionato gli uffici dell’università e, “sentito il Magnifico Rettore”, ha conferito alla dottoressa Lenzo un mega incarico.
Leggiamo assieme la nomina conferita dal dirigente generale, Antonio Romeo, alla dottoressa Giusy Lenzo, “sentito il magnifico Rettore”:
“Art. 1
A far data dal 1° luglio 2017 l’Area Qualità, programmazione e supporto strategico – alla quale sono attribuite le funzioni di cui all’allegato 1 al presente provvedimento – viene ridefinita come di seguito esposto, apportando le necessarie variazioni alla D.D.G. n.1435 del 28.04/2017 con cui la medesima struttura è stata attivata. Detta Area rimane affidata alla responsabilità della Dott.ssa Giuseppa Lenzo, dirigente di seconda fascia a tempo indeterminato presso questo Ateneo, giusto D.D.G. n.1411 del 27.04.2017;
Art. 2
L’Area Qualità, programmazione e supporto strategico è articolata in 7 settori e in 23 unità organizzative descritti nei prospetti sottostanti che contengono:
– il punteggio complessivo attribuito a ciascuna posizione di responsabilità,
– il nominativo dei responsabili
– l’indennità corrispondente alla pesatura effettuata secondo quanto stabilito dal D.D.G. n.1328 del 18 aprile 2017;
Gli incarichi relativi sono attribuiti a decorrere dalla data indicata nel presente provvedimento e fino al 30 aprile 2020 salvo motivate differenziazioni sulla base di specifiche esigenze organizzative o in applicazione di disposizioni di legge”.
Insomma, la futura Lady Micari diventa, come si può leggere da questo documento, la più importante dirigente dell’università di Palermo fino al 2020, mentre il futuro marito è il rettore della stessa università!
E’ normale che avvenga tutto questo? E’ opportuno?
Sì, in questa storia non c’è un problema di titoli, che la dottoressa Lenzo possiede di certo. C’è, invece, un problema di opportunità grande quanto una casa. Anche perché, tra gli uffici che la dottoressa Lenzo va a coordinare, ci sono anche il “Monitoraggio degli obblighi in materia di prevenzione della corruzione” e il “Monitoraggio degli obblighi specifici in materia di trasparenza”.
La futura moglie di Micari che si occupa di “prevenzione della corruzione” e di “trasparenza” nell’università nella quale il marito è rettore: non è un po’ troppo?
Andiamo al dirigente generale dell’università di Palermo: il già citato dottore Antonio Romeo (quello che ha conferito il mega incarico alla futura Lady Micari).
Ebbene, l’indennità del suo predecessore, il dottore Antonio Valenti, non superava i 190 mila euro lordi all’anno. Era in linea con quanto stabilito a livello nazionale: le indennità dei dirigenti generali, come già ricordato, non debbono superare i 240 mila euro lordi.
Ebbene, nell’università di Palermo è stato deciso di erogare al nuovo dirigente generale, come già accennato, un’indennità pari a 301 mila 803,60 euro lordi all’anno. In pratica, oltre 100 mila euro in più rispetto al precedente dirigente generale. Tutto questo sotto la gestione del rettorato da parte di Fabrizio Micari.
La cosa desta stupore e, se la vediamo dal punto di vista degli studenti – anzi, dei genitori degli studenti dell’università di Palermo – desta anche rabbia. Perché una domanda, più che legittima, sorge spontanea: aumentano le tasse universitarie – quindi spese in più per le famiglie che mandano all’università i propri figli – e l’università di Palermo, contestualmente, incrementa di 100 mila euro l’indennità del direttore generale?
E’ normale che avvenga tutto questo?
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L'articolo è stupido, insidioso, fuorviante e tende a dare una comunicazione oltretutto falsa.
Per il semplice fatto che la dott.ssa Lenzo è nella rosa dei cinque dirigenti ai vertici di palazzo Steri da molto, molto tempo prima che Micari fosse nominato rettore.
Anzi, è molto probabile che i due si siano conosciuti lavorando fianco a fianco nelle stanze di comando dello Palazzo Steri.
Invece di scrivere stupidaggini, informatevi un minimo. Non fa male.
In qualsiasi caso portare a 300.000 euro il compenso del dirigente è vomitevole...
MI ASSOCIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Guardi che, leggendo il curriculum, la dott.ssa Lenzo è passata dirigente a tempo indeterminato soltanto a novembre del 2011, poi, se si sfronda il cv dall'elenco di tutte le deleghe ricevute, la maggior parte per qualche giorno, che riempiono le 11 pagine e che in un curriculum formato europeo neppure si dovrebbero menzionare o riportare in quanto di nessun pregio, oggettivamente resta ben poco. Per la cronaca. non è riportata alcuna pubblicazione
il familismo, acquisito o meno, è un male difficile da estirpare dall' università, da nord a sud. Questo perchè manca un etica, prima che delle leggi che lo evitino. Anche se la signora l'ha conosciuto dopo, esiste un conflitto di interessi grande come una casa, che sarebbe da evitare. Che il DG di Palermo prenda più di quello di Bologna,, o di altre, mi sembra francamente un abuso.
Questa realtà è da tempo conosciuta in Sicilia ma i siciliani a quanto pare sono soddisfatti che le cose continuino con lo stesso andazzo e la cosa sgradevole è che nel contempo si lamentano purnoninterrssandosi del problema che è gravissimo.occoreranno forse 2/3 secoli le prossime generazioni cambino questo stato di cose