Anche questo ‘dispetto’ al parlamentare regionale uscente, Vincenzo Figuccia – che ha lasciato Forza Italia proprio in polemica con la gestione del partito da parte di Gianfranco Miccichè – la dice lunga sul ‘clima’ che si respira nel centrodestra. I berlusconiani non riescono proprio a ‘digerire’ la candidatura nell’UDC di Vincenzo Figuccia, perché ogni voto che prenderà quest’ultimo sarà un voto in meno per la lista azzurra di Palermo…
Diavolo di un Gianfranco Miccichè: per fare un dispetto a Vincenzo Figuccia, parlamentare uscente che ha detto addio a Forza Italia e si ricandida nella lista dell’UDC di Lorenzo Cesa (formazione politica del centrodestra, che appoggia la candidatura di Nello Musumeci a presidente della Regione siciliana) nel collegio di Palermo, ha trovato un altro Figuccia e l’ha candidato nella lista di Forza Italia, sempre nel collegio di Palermo!
E’ noto che Vincenzo Figuccia (nella foto sopra, a sinistra, insieme con Gianfranco Miccichè, prima che si consumasse la rottura tra i due) ha lasciato Forza Italia in polemica con Miccichè. E adesso il coordinatore commissario dei berlusconiani di Sicilia sta provando a fargli uno scherzetto: siccome Miccichè sa che Vincenzo Figuccia è un parlamentare che ha lavorato molto nel territorio e che, con molta probabilità, prenderà un bel po’ di voti, avendo candidato un suo omonimo pensa di scippare un po’ di voti al ‘vero’ Vincenzo Figuccia.
Il candidato trovato da Miccichè e inserito nella lista di Forza Italia, collegio di Palermo, si chiama Onofrio Figuccia (detto Vincenzo). Sì, detto Vincenzo, proprio come Vincenzo Figuccia, ex Forza Italia, candidato, come già ricordato, sempre nel collegio di Palermo, nell’UDC.
Non siamo riusciti a trovare Vincenzo Figuccia. Ma abbiamo raggiunto al telefono il padre di Vincenzo, Angelo Figuccia, figura storica del Consiglio comunale di Palermo (quest’anno, dopo oltre vent’anni di presenza a Sala delle Lapidi, la sede dell’assemblea cittadina del capoluogo siciliano, Angelo Figuccia non si è ricandidato: in compenso, si è candidata la figlia Sabrina, che è stata eletta).
Al telefono Angelo Figuccia ride:
“Preoccupati della candidatura di un omonimo di mio figlio? Assolutamente no. Semmai siamo divertiti. E, lo scriva, anche contenti”.
Contenti?, chiediamo. “Certo, contenti – ci risponde Angelo Figuccia – perché Miccichè ci sta facendo pubblicità. Le liste sono state presentate da qualche ora e lei ci sta chiamando. Tra poche ore tutti sapranno quello che hanno combinato Miccichè e i suoi amici di Forza Italia. E sapranno, soprattutto, di questo tentativo di confondere l’elettorato. Tentativo che non riuscirà. E’ evidente che Miccichè ci teme: e quello che ha combinato lo testimonia”.
In effetti, Angelo Figuccia non ha tutti i torti: chi guadagnerà dall’addio di Figuccia a Forza Italia è l’UDC di Cesa, che si prenderà i voti di Vincenzo Figuccia.
A perdere, invece, sarà la lista di Forza Italia del collegio di Palermo: perché ogni voto che prenderà Vincenzo Figuccia sarà un voto in meno per la lista di Palermo di Forza Italia.
Insomma: per la lista di Forza Italia a Palermo i voti di Vincenzo Figuccia valgono il doppio: in negativo, però…
Da qui il tentativo di confondere le acque con un candidato con lo stesso cognome e lo stesso nome – il già citato Onofrio Figuccia (detto Vincenzo) – candidato nella lista di Forza Italia a Palermo.
Stamattina abbiamo provato a raccontare le divisioni che attraversano il centrodestra siciliano (QUI L’ARTICOLO). Questa vicenda ne è ulteriore testimonianza.
AGGIORNAMENTO – Il comunicato del parlamentare regionale Vincenzo Figuccia:
“Gli elettori ed i miei amici, con i quali ho condiviso cinque anni di impegno e lotte, sanno che Vincenzo Figuccia è candidato nella lista dell’Udc. Qualcuno, come Miccichè col suo spirito di patata, ha voluto fare l’ennesimo giochetto da bimbo candidando un Figuccia nella lista di Forza Italia. A Miccichè rispondo come Johnny Stecchino: quel Figuccia non mi somiglia per niente! Con l’Udc ho scelto di metterci la faccia conscio dell’impegno profuso in questa legislatura a difesa dei più deboli e delle categorie maltrattate dal governo di centrosinistra. Ringrazio il segretario nazionale Udc Lorenzo Cesa e il presidente De Poli per la fiducia e per avermi indicato come capolista nel collegio provinciale di Palermo. Ora avanti tutta per far vincere Musumeci come presidente della Regione. Si mettano al bando anche le polemiche di questi giorni sul listino con attacchi inutili al candidato presidente e si parli direttamente ai Siciliani presentando il nostro programma di buon governo”.
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