ARPA Sicilia: i grillini chiedono la revoca del direttore generale Vazzana. E si rivolgono all’Anticorruzione

3 ottobre 2017

Dopo aver presentato una mozione (che l’Assemblea regionale siciliana, in questa legislatura, non potrà più dibattere), i grillini, a proposito della contestata nomina del direttore generale dell’ARPA Sicilia, Francesco Carmelo Vazzana, si rivolgono all’Anticorruzione nazionale. E chiamano in causa la magistratura penale e la Corte dei Conti 

Ricordate l’ARPA Sicilia? Si tratta dell’Agenzia Regionale per la protezione dell’Ambiente, che noi abbiamo ‘ribattezzato’ “La Repubblica indipendente dell’ARPA”, perché in questa struttura regionale i potenti fanno quello che vogliono (QUI L’ARTICOLO SULLA REPUBBLICA INDIPENDENTE DELL’ARPA).

A quanto pare non siamo solo noi che ci occupiamo di questo ‘Carrozzone regionale’ che, lo ricordiamo, costa 30 milioni di euro all’anno e viene pagato con i fondi scippati agli ospedali pubblici della Sicilia. Si tratta di un incredibile papocchio amministrativo, se è vero che i soldi per mantenere ‘sta ‘barracca’, come già ricordato, li tira fuori la sanità, ma il controllo amministrativo e politico fa capo all’assessorato al Territorio e Ambiente.

Ad occuparsi dell’ARPA Sicilia è il gruppo parlamentare all’Ars del Movimento 5 Stelle, che attacca frontalmente la nomina del direttore generale, Francesco Carmelo Vazzana. Su questa nomina i grillini hanno già presentato una mozione con la quale si chiede la revoca dell sua nomina (NOI NE ABBIAMO PARLATO IN QUESTO ARTICOLO).

Ora i grillini siciliani tornano alla carica con un comunicato.

Nel titolo c’è la richiesta di intervento alla magistratura ordinaria e alla Corte dei Conti:

“Nominato senza i giusti requisiti, la magistratura ordinaria faccia luce, quella contabile ravvisi un eventuale danno al’Erario”.

Poi inizia il comunicato:

“Il gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle all’Ars contro la recente nomina del dottor Francesco Vezzana ai vertici dell’ARPA Sicilia, di cui chiede la revoca a Crocetta.

“La nomina è stata fatta senza i requisiti di legge”, affermano i deputati 5stelle, che hanno inoltrato le carte che attestano i motivi alla base della richiesta di revoca anche all’Autorità Anticorruzione per fare luce sulla procedura concorsuale e sulla fondatezza della nomina.

I parlamentari hanno presentato un esposto nel quale si mette in evidenza che Vazzana, nominato dall’assessore regionale all’Ambiente, Maurizio Croce, non possiede i requisiti per ricoprire l’incarico di direttore generale, in quanto non è stato direttore tecnico o amministrativo per cinque anni nell’ultimo decennio.

“Le stesse attività curriculari svolte da Vezzana attraverso la società pH3 Engineering Srl, nella qualità di amministratore unico – si legge nell’esposto – sono cosa ben diversa e distinta dal ruolo di ‘Direttore Tecnico o Amministrativo’ richiesto per la nomina dalla normativa, ed inoltre non asseverano il requisito richiesto di ‘possedere una comprovata esperienza in materia di protezione ambientale’, in quanto le attività della società a fini di lucro pH3 Engineering Srl, di cui il dottor Vazzana è proprietario, sono state poste in essere unicamente per produrre utili societari e non già per il perseguimento della ‘Protezione Ambientale’”.

Prima dell’esposto il M5S ha presentato una mozione all’Ars, prima firmataria Valentina Palmeri, con la quale impegna il presidente della Regione, Rosario Crocetta, a revocare in autotutela l’incarico conferito a Vezzana, mettendo in questo caso in evidenza il palese conflitto d’interesse in cui il dirigente viene a trovarsi a causa della sua società, alla quale sono state affidate prestazioni dalla Regione negli ultimi due anni e anche in considerazione che le attività professionali ed economiche attuali e future della srl pH3 sono soggette all’esercizio del controllo da parte della Regione e della stessa ARPA Sicilia.

Non mancano altre notizie su Vazzana. A quanto pare, l’attuale direttore generale dell’ARPA Sicilia ha fatto parte della commissione nazionale VIA-VAS (dove VIA sta per Valutazione di Impatto Ambientale e VAS per Valutazione Ambientale Strategica). I componenti di questa commissione “non possono trovarsi in conflitto di interesse e non possono assumere, nei primi tre anni successivi dell’incarico, collaborazione o consulenza, comunque denominate, con imprese beneficiarie di atti amministrativi emanati a seguito di provvedimenti VIA, VINCA e VAS, ovvero con enti che, a qualsia titolo, esercitino su dette imprese attività direzione vigilanza o controllo”.

Il rapporto di lavoro del direttore generale dell’ARPA Sicilia è a tempo pieno ed esclusivo, secondo quanto previsto dalla legge regionale n. 10 del 2000.

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