Queste magliette sono state notate e in alcuni casi trovate nei tratti di costa dell’Agrigentino nei quali, ormai, avvengono sbarchi clandestini di migranti che nessuno controlla. In alcuni casi sono stati visto migranti scambiarsi grosse mazzette di banconote. Si tratta, in alcuni casi, di giovani atletici. Il Ministro degli Interni, Marco Minniti, che in TV dice che gli sbarchi sono diminuiti è stato avvisato di quanto succede in Sicilia?
di Salvatore Petrotto
Gli sbarchi fantasma di clandestini nell’Agrigentino ormai non si contano più. In maniera del tutto casuale l’associazione ambientalista Mareamico ha filmato alcuni di questi approdi di migranti. In un solo giorno, ad esempio, il 23 settembre scorso, nelle spiagge agrigentine di San Leone, Licata e Torre Salsa sono stati avvistati qualcosa come 300 immigrati clandestini che hanno fatto perdere le loro tracce, senza che nessun organo di controllo del nostro territorio se ne accorgesse.
Che si tratta di una vera e propria invasione ormai non ci sono dubbi. Infatti ulteriori sbarchi sono stati documentati con tanto di filmati amatoriali anche a Siculiana, alla Scala dei Turchi, a Punta Grande, tra Realmonte e Porto Empedocle, a Ribera, insomma in tutti quanti i litorali agrigentini.
Si tratta di migliaia di esseri umani che sfuggono completamente ai radar della Guardia Costiera, della Marina Militare e di tutte quante le Forze dell’Ordine.
Migranti che, alla chetichella, scendono in spiaggia, per poi disperdersi tra paesi, città e campagne, del tutto indisturbati.
Non sappiamo chi sono, da dove vengono e dove vanno! Più che altro, secondo quanto ci ha raccontato chi ha assistito a tali sbarchi, sembrano delle vere e proprie truppe di occupazione. Infatti chi li ha avvistati ha notato che indossavano delle magliette nere, con serigrafie riproducenti, ad esempio, la Torre Eiffel rovesciata per terra e cose simili; elementi e segnali che dovrebbero per lo meno inquietare chi di dovere!
Se poi aggiungiamo che tra di loro si scambiavano delle grosse mazzette di banconote, per poi darsi alla fuga, scalando con destrezza ed abilità le colline attorno alle spiagge, come se si trattasse di gente addestrata per compiere dei raid militari, allora quanto ci è stato riferito diventa davvero molto ma molto preoccupante!
Non vogliamo, attraverso questa narrazione, alimentare la cultura del sospetto. Però, considerato che si tratta ormai di migliaia e migliaia di persone che, nel più totale e completo anonimato, senza essere identificati, sbarcano, in modo particolare nell’Agrigentino, ma anche un po’ ovunque, in tutte le coste siciliane ci si chiede, chiaramente, se si tratta di una pura e semplice immigrazione clandestina o di qualcos’altro!
A primo acchito, il tutto sembrerebbe organizzato a dovere, come se si trattasse di un vero e proprio esercito d’occupazione che, alla spicciolata, si sta insediando nei nostri territori per preparare chissà quali possibili azioni. Anche se l’attuale ministro dell’Interno, Marco Minniti, o chi per lui, ci rassicura sostenendo che, in mezzo a queste migliaia di clandestini che continuano, in maniera incessante, a sbarcare nelle nostre coste, non ci sono terroristi.
Anzi ci bombardano quotidianamente con notizie tendenti a dimostrare che i flussi migratori verso l’Italia sono notevolmente diminuiti. Sfido io, se oramai sbarcano ovunque, senza che nessuno riesce più ad intercettarli e ad identificarli!
Chi tiene la contabilità di quanti immigrati arrivano ogni giorno in Italia Lei, ministro Minniti, od il suo collega agrigentino, Angelino Alfano, oggi ministro degli Esteri, ma che quando ricopriva il suo incarico è riuscito a fare cose mirabolanti?
Pensi che, quando Alfano era agli Interni, è riuscito, attraverso i suoi Prefetti ed il sottosegretario Giuseppe Castiglione, suo luogotenente in Sicilia, a non fare scappare nemmeno un clandestino!
Scusi l’irriverenza, caro ministro Minniti, ma Alfano ed i suoi erano più scaltri di Lei: loro gli immigrati li facevano scappare dopo, non prima di averli identificati. Perché, forse a Lei sfugge, ogni immigrato frutta oro a chi ne gestisce l’accoglienza!
Per l’esattezza, come ormai tutti sanno, intorno a 35 euro al giorno gli adulti ed anche più di 100 euro al giorno i minori non accompagnati. E che era fesso Alfano che se li faceva scappare come fa lei! Una volta inseriti in un elenco, regolarmente trasmesso al suo Ministero, che si faceva dopo? Cerchiamo di spiegare un po’ meglio cosa avveniva ed in parte avviene ancora oggi.
Acchiappavano tutti quanti gli immigrati e li facevano portare nei centri di accoglienza dove, ad attenderli – ad esempio, al C.A.R.A. di Mineo – c’era, guarda caso, il luogotenente in Sicilia, del ministro Alfano, ossia il già citato sottosegretario Castiglione, oggi sotto inchiesta proprio per la gestione di questo centro per richiedenti asilo.
Mentre a Lampedusa ci pensava il suocero del fratello del Ministro Alfano, cioè il suocero di Alessandro Alfano, quello dell’incarico di dirigente da 200 mila euro l’anno alle Poste ottenuto senza laurea.
Il tutto mentre Nicola Diomede, suo ex capo della segreteria politica, affidava, senza espletare alcuna gara d’appalto, a partire dal 2014, qualche decina di milioni di euro alla società Le Misericordie di Firenze.
Le Misericordie di Firenze, caro ministro Minniti, se lei non lo sa, le diciamo che è una cooperativa molto vicina, non solo per questioni territoriali, ovviamente, all’ex premier e segretario del PD, Matteo Renzi, cooperativa che gestisce un altro grosso centro per immigrati in Calabria, quello di Isola Capo Rizzuto, anch’esso sotto inchiesta!
Non so se sono stato chiaro, Ministro Minniti. Adesso attendiamo una più attenta valutazione del caso, oltre che degli opportuni provvedimenti riguardo alla soluzione di questa sorta di pericolosissimo casino internazionale che abbiamo fin qui combinato, a causa di una cattiva, o per meglio dire, truffaldina gestione dei flussi migratori.
Anche perché non possiamo, nella maniera più assoluta, continuare ad assistere a quella che è una vera e propria invasione della nostra frontiera. E ci riferiamo, ovviamente, proprio a questi inquietanti e pericolosissimi sbarchi-fantasma che si registrano quotidianamente in Sicilia, tra lo sbigottimento e la paura generale delle gente che abita nei luoghi dove avvengono tali sbarchi. Gente che è stata e continua ad essere testimone di questa terribile situazione, del tutto fuori controllo e che ci ha pregati di dire a chi governa di intervenire con estrema urgenza.
La Sicilia non può continuare ad essere terra di nessuno, porto franco per chiunque, compresa la delinquenza organizzata ed i terroristi, la porta d’ingresso di tutti coloro che vogliono entrare indisturbati in Italia ed in Europa.
Fin che si scherza, facendo affari, più o meno leciti, con i centri di accoglienza, come ai bei tempi del ministro Alfano è un conto, anche se pure queste situazioni sono gravi.
Ma in questi casi bisogna mettere nel conto la possibilità che si possa trattare di possibili sbarchi di terroristi ben addestrati che provengono dal Nord Africa o dalla Siria, pronti a tutto. Dobbiamo aspettare che succeda per forza l’irreparabile?
Foto tratta da Agrigentooggi.it
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A Salvatore Petrotto mi permetto ricordare che il ministro Alfano a chi gli chiedeva perché non facesse identificare i "profughi" rispondeva che era "difficile costringere a dare i propri documenti a gente alta due metri che si rifiuta di farlo, E che ci vogliono tre poliziotti per bloccarlo..." Dunque, nessuna identificazione.
A parte l'ironia indotta per la quale per arrivare ai "due metri" di un profugo, che nel caso era un eritreo, ci vogliono...tre poliziotti...
I "profughi" continuano a sbarcare anche sulle coste sarde, e a centinaia. Informatevi. E sono tutti alti nella media e anche sotto quella degli italiani.
Quello che constato è che questo Paese a tutti appartiene ma meno a coloro che lo hanno fatto risorgere dalla macerie dell'ultima guerra mondiale: i nostri nonni e i nostri padri spesso costretti ad emigrare e con tutti i controlli richiesti ed espletati in terra straniera.
Ho appena sentito dai programmi televisivi di Stato e non, che i capitribù, contattati da Minniti per bloccare l'esodo schiavista dalle coste libiche in Italia, pretendono più soldi e non rinunceranno mai a un business che fa loro guadagnare anche tre mila euro al giorno! Con la tratta degli schiavi, gestita dalla serie infinita dei capataz arabi con l'assenso pagato dei dittatori sempre arabi e africani cui fanno riferimento.
Un povera Italia, "nave senza nocchiero e in gran tempesta", dove un mediocrissimo ministro millanta risultati CHE NON ESISTONO E SONO SOLO NELLA SUA VANESIA IMMAGINAZIONE.
Ho la certezza di sapere che come italiano, dopo una vita spesa nell'onorare Costituzione e Lavoro, non conto nulla, né in Italia né in nessun luogo.
Sono, siamo gli italiani alla mercé di qualunque cosa e di qualsiasi schifezza si possa commettere, ormai impunemente, contro persone e beni collettivi.
Mandare a casa per sempre una classe politica di indegni e incapaci è solo il nostro dovere di elettori,
Il 5 novembre 2017 chi non andrà a votare e contro questa classe politica, continuerà a pagare gli errori e gli orrori di chi comanda senza capacità e indegnamente.
Poi si tratterà di ricostruire questo stesso Paese da queste nuove macerie.
Ma sulle macerie non nasce e non risorge niente e nessuno.