Secondo Carmelo Sardegna e Nadia Spallitta, rispettivamente, coordinatore regionale e coordinatrice cittadina dei Verdi, la Regione siciliana deve rimuovere il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che fino ad oggi ha dimostrato di essere incapace di risolvere il problema dell’inquinamento in città
“Nei prossimi giorni, il partito dei Verdi con le associazioni e i comitati civici, valuterà quali iniziative intraprendere per garantire il rispetto della salute, del decoro e delle norme igienico sanitarie a Palermo”.
Si conclude così il comunicato diffuso dai Verdi di Palermo. La città, ormai da settimane, è sommersa dai rifiuti. Non è solo una questione di cassonetti che vengono svuotati con ritardo. C’è un problema di discariche a cielo aperto. E sporcizia nelle strade e nei marciapiedi. E tanti, troppi rischi: l’immondizia, complice il vento, ha riempito le caditoie. Basta una pioggia un po’ intensa e tratti della città si allagano.
E l’amministrazione comunale? E il sindaco Leoluca Orlando? Quest’ultimo, da quando si è insediato – giugno di quest’anno – piuttosto che occuparsi di Palermo si è occupato della campagna elettorale.
Ha sostituito il segretario regionale del PD, Fausto Raciti. Ha concordato con Renzi la candidatura del rettore dell’università di Palermo, Fabrizio Micari, alla presidenza della Regione siciliana per il centrosinistra. Ha messo a punto la lista dei territori a sostegno di Micari. E in queste ore, avendo capito che Micari non ha tecnicamente dove andare, sta provando a infilare qualche candidato nella lista dei ‘Cento passi’ dal nome contestato.
Insomma, ha fatto di tutto, tranne che occuparsi dell’immondizia che sommerge Palermo.
A questo punto i verdi sono passati al contrattacco. A vergare il comunicato sono Carmelo Sardegna, coordinatore regionale, e Nadia Spallitta, portavoce cittadina:
“La situazione in cui versa la città di Palermo caratterizzata oramai da parecchi giorni dall’incontrollato abbandono di rifiuti di ogni genere (ivi compresi oggetti ingombranti o tossici) in ogni parte del territorio, dal centro alle periferie – scrivono Carmelo sardegna e Nadia Spallitta – necessita di interventi tempestivi ed urgenti, rivolti in primo luogo ad accertare le cause e le responsabilità del degrado e dell’abbandono dei rifiuti. In secondo luogo ad individuare, anche con provvedimenti straordinari, i rimedi opportuni a tutela della stessa salute pubblica”.
A questo punto arriva la parte più politica del comunicato:
“Inoltre, ai sensi delle vigenti disposizioni in materie di enti locali, potrebbero sussistere le condizioni per avviarsi, da parte dell’assessorato regionale competente, l’azione di rimozione del Sindaco, laddove non dovessero essere individuati tempestivi rimedi con il ripristino di servizi essenziali. Infatti l’articolo 40 (l. 142/1990 come recepito in Sicilia con l.r. 48/1991) prevede che nel caso di gravi e reiterate violazioni di legge” la Regione “debba avviare l’azione di rimozione dei sindaci che siano incorsi in questi gravi comportamenti”.
Dopo di che i due esponenti dei Verdi ricordano che l’amministrazione Orlando, in carica dalla primavera del 2012, ha praticamente fallito in materia di raccolta differenziata dei rifiuti:
“Alla luce delle indagini aperte dalla Corte dei Conti nei confronti del primo cittadino – scrivono sempre Sardegna e Spallitta – per la violazione degli obblighi di raggiungimento delle percentuali di differenziata, in virtù dei quali, questa, dovrebbe essere oggi il 60% dei rifiuti raccolti (mentre a Palermo, si ferma a soglie che vanno dal 7% al 9% ) da una parte, e l’inosservanza delle norme che impongono il regolare svolgimento del servizio di raccolta dei rifiuti, in relazione al quale tra l’altro, il Sindaco assume il ruolo di massima autorità sanitaria locale, potrebbero a mio avviso configurarsi gli estremi per la suddetta iniziativa regionale, di rimozione del capo dell’Amministrazione cittadina”.
Insomma, rimuovere il sindaco di palermo e mandarlo a casa.
P.S.
Conoscendo Orlando – abituato a scavalcare i dirigenti locali dei partiti di sinistra rivolgendosi ai vertici nazionali (vedi la trattativa con Renzi per imporre Micari candidato del centrosinistra in Sicilia: un modo elegante per delegittimare i dirigenti locali della Sicilia) – il sindaco potrebbe rivolgersi al segretario nazionale, Angelo Bonelli, per mettere a tacere Carmelo Sardegna e Nadia Spallitta…