Claudio Fava e Ottavio Navarra a “Cento passi” dal PD siciliano e da Leoluca Orlando

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La lista di Claudio Fava e di Ottavio Navarra “Cento passi”, nata come ‘alternativa’ al PD, a giudicare dalle candidature, non sta facendo altro che riciclare personale politico del PD siciliano e soggetti vicini a Leoluca Orlando. Insomma, il ‘Nuovo che avanza’…  

E’ di queste ore la polemica tra Claudio Fava da una parte e il fratello di Peppino Impastato, Giovanni, il centro di documentazione Impastato, Rete 100 passi e associazione Peppino Impastato dall’altra parte. Il pomo della discordia sembrerebbe l’utilizzazione delle parole “Cento passi” in campagna elettorale. Insomma, Fava e compagni non avrebbero dovuto chiamare la lista “Cento passi”.

Detto questo, una domanda: siamo proprio così sicuri che i termini della polemica siano proprio questi? La nostra è una domanda che nasce da quanto sta accadendo in un movimento e in una lista nate, almeno sulla carta, in alternativa al PD, ma…

Riassumiamo.

Nei mesi scorsi, alla luce del fallimento del Governo regionale di centrosinistra presieduto da Rosario Crocetta, Rifondazione comunista regionale, una parte della CGIL siciliana e vari movimenti di sinistra sparsi nella nostra Isola hanno dato vita a una serie di incontri. Obiettivo: dare forma a una lista alternativa al PD in vista delle elezioni regionali del 5 novembre.

Per motivi che non siamo riusciti a comprendere, a un certo punto la leadership di questa esperienza è stata assunta non da Rifondazione comunista o dalla componente di sinistra della CGIL siciliana – come avrebbe dovuto essere a rigor di logica – ma da Ottavio Navarra, già parlamentare nazionale e regionale dell’ex PCI e delle sue evoluzioni (o involuzioni, a seconda dei punti di vista).

Su un altro versante Articolo 1 MDP (in pratica, i seguaci siciliani di D’Alema e Bersani) e Sinistra Italiana (formazione politica nata grazie a Stefano Fassina, ma subito ‘colonizzata’ da SEL di Vendola) lavoravano a un candidato alla presidenza della Regione insieme con il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ‘nominato’, di fatto, portavoce di Renzi in Sicilia.

A un certo punto, quando Rifondazione comunista (ci riferiamo alla segreteria regionale di questo partito e non alla segreteria provinciale di Palermo, fino a poco tempo fa schierata con Orlando e con il PD) e i vari movimenti stavano per iniziare a lavorare ad una candidatura autonoma alla presidenza della Regione siciliana, è arrivata, inaspettata, l’alleanza tra quest’area politica – ribadiamo, molto variegata – e l’accoppiata Articolo 1 MDP-Sinistra Italiana.

Un’alleanza innaturale, perché Rifondazione comunista e i vari movimenti perseguivano, per la guida della Regione siciliana, una candidatura alternativa al PD, mentre Articolo 1 MDP e Sinistra Italiana avevano quasi chiuso l’accordo su Piero Grasso candidato del PD alla presidenza della Regione. Accordo che è sfumato solo perché l’attuale presidente del Senato ha detto no.

A un certo punto, mentre i tanti esponenti di Rifondazione comunista e dei vari movimenti di sinistra pensavano che il candidato naturale alla presidenza della Regione sarebbe stato Ottavio Navarra, viene fuori, d’imperio, che il candidato sarebbe stato Claudio Fava.

Nulla da dire su Claudio Fava. Resta, però, la singolarità di una candidatura decisa, a tavolino, da Fava e Ottavio Navarra (di eventuali altri ‘decisori’ non conosciamo i nomi). Una candidatura alla presidenza della Regione, quella di Fava, della quale Rifondazione comunista e i vari movimenti di sinistra hanno dovuto prendere atto dopo.

Già questi vari passaggi sono strani. Ma quello che sta succedendo nelle ultime ore non è strano: è molto di più.

Scontata la candidatura, in questa lista dei “Cento passi”, della parlamentare uscente, Mariella Maggio.

Ci sarebbe un ‘piccolo’ problema: Mariella Maggio, parlamentare uscente dell’Ars, ha ricoperto, negli ultimi due anni e mezzo, la carica di presidente della commissione Ambiente e Territorio del Parlamento siciliano.

Con rispetto parlando, con Mariella Maggio presidente di questa commissione legislativa non solo la gestione dei rifiuti è rimasta nelle salde mani dei ‘Signori delle discariche, non solo la gestione dell’acqua è rimasta nelle salde mani dei privati, ma non è stato fatto nulla per proporre gestioni alternative di rifiuti e acqua.

Anzi, se vogliamo essere precisi, una cosa la commissione Ambiente dell’Ars l’ha fatta: ha obbedito al PD romano e ai vertici del PD siciliano, che hanno deciso di non cambiare nulla si rifiuti e acqua.

Domanda a Fava e a Navarra: sarebbe questa l’alternativa al PD?

Nei giorni scorsi è venuta fuori la possibile candidatura di Pino Apprendi, parlamentare regionale uscente del PD. Nulla da dire su Apprendi, per carità. Spesso in dissenso con i vertici del suo partito, Apprendi è sicuramente una candidatura autorevole.

Ma non si può negare la fedeltà di Apprendi al PD, magari non PD renziano, ma sempre PD.

Si parla anche della candidatura di Luigi Carollo, che dovrebbe essere espressone di ‘Sinistra Comune’, formazione più elettorale che politica nata a sostegno di Leoluca Orlando.

Vicina allo stesso sindaco di Palermo dovrebbe essere un’altra candidata nella lista “Cento passi”, Federica Aluzzo, già consigliere comunale nel capoluogo dell’Isola.

Domanda a Fava e a Navarra: ma Leoluca Orlando non dovrebbe essere vostro avversario visto che appoggia Fabrizio Micari?

Su facebook leggiamo che tra i candidati della lista “Cento passi” c’è anche Francesco ‘Ciccio’ Aiello. Nulla da dire su Aiello: già parlamentare regionale del vecchio PCI, già assessore regionale, per anni bravo sindaco di Vittoria.

C’è, anche in questo caso, un piccolo problema: Aiello ha ricoperto l’incarico di assessore regionale all’Agricoltura nel passato governo regionale di Raffaele Lombardo: Governo voluto e tenuto in piedi dal PD di Antonello Cracolici e Giuseppe Lumia.

Per essere precisi, fu proprio Lumia, nell’ultima fase del Governo Lombardo, a volere Aiello assessore regionale.

Domanda a Fava e a Navarra: ma cosa c’entrano Aiello e Lumia con la sinistra alternativa al PD?

Alla luce di tutto quello che sta succedendo, abbiamo la sensazione che la lista di Fava e Navarra si stia mantenendo a “Cento passi” dal PD e da Leoluca Orlando.

Più che un’alternativa al PD, quella di Fava e di Navarra sembra una lista per ‘riciclare’ personale politico dello stesso PD e, magari, personale politico vicino a Leoluca Orlando che, come fa sempre, gioca su due tre tavoli.

Non c’è bisogno di essere dei geni della politica per capire che i vari Capodicasa, Aiello, Apprendi, Mariella Maggio e via continuando, una volta in lista, prenderanno più voti degli esponenti di Rifondazione comunista e dei vari movimenti.

Nata come un’operazione politica alternativa al PD, la lista di Fava e Navarra, di fatto, si sta trasformando in una ‘macchina elettorale’ per riciclare personale politico dello stesso PD e di Leoluca Orlando.

La sensazione – che forse è più di una sensazione – è che molti dei personaggi che stanno andando in lista con Fava e Navarra abbiano in tasca il biglietto di andata e ritorno dal PD..

Della serie: il PD siciliano, alle elezioni regionali del 5 novembre, perderà una barca di voti. Ma non abbiate paura: sono voti conservati che torneranno al PD insieme con gli eletti. Magari in un PD ‘ripulito’ da Renzi e dal renzismo.

Infine una domanda a Rifondazione comunista (regionale e non di Palermo), agli esponenti della CGIL di sinistra e i vari movimenti di sinistra: ma cosa centrate voi con Fava, con Navarra, con Mariella Maggio, con Aiello, con Lumia e via continuando? Cosa c’entrate voi con la ‘guerra’ che D’Alema e Bersani stanno facendo in Sicilia a Renzi?

 

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