Pino Apprendi lascia il PD per candidarsi nella lista di Claudio Fava?

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Se la notizia dovesse essere confermata non desterebbe particolare stupore. Negli ultimi anni Pino Apprendi si è trovato spesso non in sintonia con il suo partito, il PD. Non ha mai apprezzato la svolta liberista – perché di questo si tratta – che Renzi ha impresso al Partito Democratico. E si è trovato altrettanto spesso non allineato con il PD siciliano

L’indiscrezione è pesante: Pino Apprendi, storico dirigente della sinistra di Palermo, attualmente parlamentare regionale del PD, potrebbe ricandidarsi nella lista di sinistra di Claudio Fava.

La notizia non desta molto stupore in chi segue le vicende politiche. Apprendi, una vita nell’ex PCI, non ha mai apprezzato la svolta liberista impressa da Matteo Renzi al suo partito. Spesso, in questi anni, l’attuale parlamentare di Sala d’Ercole non si è trovato in sintonia con la segreteria nazionale del suo partito e nemmeno con i suoi colleghi all’Assemblea regionale siciliana, che sono ormai quasi tutti renziani.

Proprio di recente, ha provato a far applicare anche in Sicilia una legge che avrebbe precluso la ricandidatura a chi ha subito una condanna dalla Corte dei Conti. Iniziativa bloccata all’Ars, anche dal suo partito, dove non manca chi a subito una ‘strigliata’ dalla magistratura contabile.

Alle ultime elezioni comunali il figlio di Apprendi – Giovanni – si è candidato in una lista in appoggio a Leoluca Orlando, ma non nel papocchio PD-Alfano. Mentre lui si è candidato, senza fortuna, a sindaco di Piana degli Albanesi.

Ora arrivano le elezioni regionali del 5 novembre. Radio Tam Tam dava Apprendi come possibile candidato nella lista dei territori di Leoluca Orlando.

Ieri, invece – stando a indiscrezioni – sarebbe maturata l’idea di candidarsi nella lista di Claudio Fava. Ed è anche logico: se negli ultimi anni c’è un dirigente del PD siciliano che ha tenuto sempre, senza tentennamenti, la barra contro le degenerazioni liberiste del renzismo, ebbene, questo è proprio Pino Apprendi.

Insomma, per Apprendi, candidarsi in una lista alternativa al PD potrebbe essere quasi naturale.

 

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