Nicola Fratoianni, che non ha altro da fare, ha lanciato la proposta per ‘incaprettare’, in un solo colpo, Matteo Renzi e Leoluca Orlando: via il candidato alla guida della Sicilia di questi due, Fabrizio Micari, e tutti a votare per Claudio Fava. Che fine farebbe Angelino da Agrigento? E il seggio per la figlia di Totò Cardinale? E che ne sarebbe di Rifondazione Comunista costretta a vivere un incubo centrista?
Sulla rete circola una dichiarazione di Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana. Parole terribili. Sapete cosa dice questo signore, calpestando il lavoro fatto fino ad oggi in Sicilia da Matteo Renzi e Leoluca Orlando? Si rivolge a Fabrizio Micari, il rettore dell’università di Palermo candidato da Renzi e da Orlando alla presidenza della Regione siciliana per il centrosinistra, e gli dice: “Ritirati e appoggia Claudio Fava!”.
Siamo veramente alla follia, all’impazzimento della politica. Ma ve l’immaginate Renzi e il sindaco di Palermo, Orlando, che hanno fatto le umane e le divine cose per candidare Micari con la sua “sfida gentile” che adesso dicono allo stesso Micari:
“Fabrizio, abbiamo scherzato. Ti devi ritirare, il nostro candidato, il nostro vero candidato è sempre stato Fava”. Ma come si può arrivare a pensare una cosa del genere?
Fava è il candidato di Massimo D’Alema in Sicilia, il grande avversario di Renzi. Ebbene, Fava dovrebbe diventare il candidato di tutto il centrosinistra siciliano alla guida della Sicilia. Gli anti-renziani che sottomettono Renzi nell’Isola. E perché, poi?
Perché tre, quattro, cinque sondaggi danno Fava in vantaggio. Il primo sondaggio, presentato dallo stesso Fava, è stato, via diciamolo, una minzione fuori dall’orinale: Fava al 25% e Micari all’8%!. Poi gli altri sondaggi hanno aggiustato un po’ il tiro. Ma viene fuori che Fava è sempre in testa rispetto a Micari. Mannaggia!
Così è arrivata la dichiarazione di Fratoianni. La solita storia del voto utile. E siccome siamo alle ultime battute – oggi e domani si presentano i simboli, tra qualche giorno sarà la volta delle liste – qualcuno sta riflettendo.
Che hanno in testa questi del centrosinistra? Dal 2008 occupano la Regione (non possiamo dire “amministrano”, perché amministrare è un’altra cosa). E come Mazzarò – il celebre personaggio della novella di Giovanni Verga – i vari Crocetta, Lumia, Raciti, Cracolici, Panepinto, Marziano, Lupo e via continuando con il PD siciliano – non vorrebbero separarsi dalla “roba”.
I signori di Sinistra Italiana, che conoscono l’ossessione per il potere dei ‘capi’ del PD siciliano, li prendono per la gola:
“Non lasciamo la Sicilia alle destre…”.
Parole magiche: anche se dal 2008 ad oggi i ‘compagni’ del PD hanno fatto solo, rigorosamente, i cavoli propri, licenziando migliaia di persone nella Formazione professionale, azzerando le politiche del lavoro, ‘festeggiando’ con gli americani il Muos di Niscemi, mantenendo l’acqua nelle mani dei privati ‘gozzovigliando’ nei Consorzi di bonifica e via continuando, quando sentono la formula “non lasciamo la Sicilia alle destre”, ecco che…
Provate a immaginare cosa succederebbe se, nelle prossime ore, Micari dovesse ritirarsi dicendo: “Tutti con Claudio Fava”.
Tutti chi? E qui ci sarebbe da divertirsi!
La lista di Claudio Fava e di Ottavio Navarra – nata come lista alternativa al PD – che viene votata dallo stesso PD!
Questo Fratoianni l’ha calcolato?
Provate, poi, a immaginare le facce del Ministro Angelino Alfano e di Salvatore ‘Totò’ Cardinale da Mussomeli. I due appoggiano Micari. Ma se Micari si ritira per confluire su Fava, ebbene, anche Alfano e gli alfaniani e Cardinale e i cardinaliani dovrebbero confluire su Fava!
Sarebbe un bel papocchio: la sinistra alternativa al PD ha fatto fallire il ‘modello Palermo’ di Orlando (tutti insieme appassionatamente) proprio perché c’erano Alfano e gli alfaniani, trasformisti a cambiacasacca, e poi dovrebbero stare insieme? Ma come si fa!
Per coerenza Fava, se Micari si dovesse ritirare, dovrebbe dire:
“Tutti con me tranne Alfano”.
E che farebbero Alfano e gli alfaniani a poche ore dalla presentazione delle liste? Gianfranco Miccichè non li vuole, Fava e Navarra non li vogliono: insomma, trattare così un Ministro della Repubblica!
Per Cardinale Totò non c’è molto da preoccuparsi: è sufficiente che gli confermino un seggio alla figlia – a Roma, in Sicilia, a Bruxelles, a Valguarnera Caropepe – tutto va bene. Totò da Mussomeli, basta che c’è il potere e lui, con la mano aperta che ruota, che lo ‘gestisce’, dove lo metti sta…
Ci preoccuperebbe, invece, la reazione di Rifondazione comunista, partito di grandi camurriusi. Prima di accettare la candidatura di Fava i dirigenti di questa formazione politica hanno chiesto e ottenuto che tutti, da Fava a Navarra in giù, firmassero documenti su documenti: “Siamo di sinistra”, “Niente Alfani”, “Niente inciuci orlandiani”, “Niente opussiddei”, insomma, una lista di sinistra a pane acqua e Fidel Castro.
Poi arrivano Fava e Navarra e gli dicono:
“Compagni, Micari si ritira, il PD e Cardinale voteranno per noi. Riflettiamo anche su Alfano perché alla fine…”.
Va cunza sta barracca…
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