Con tutta la buona volontà del caso, è impossibile pensare che personaggi come Enzo Bianco, Giuseppe Castiglione, Marco Forzese, Luca Sammartino, Valeria Sudano, Giuseppe Beretta, Nicola D’Agostino e via continuando non riescono a riempire una sala di 400 persone…
“C’è chi sostiene che ieri, alle Ciminiere, vi fosse più gente sul palco che in platea: un’orgia di ceto politico, l’ha definita qualcuno”.
In poche righe il giornale on line Liotru Pazzu sintetizza la prima uscita pubblica, a Catania, di Fabrizio Micari, il rettore dell’università di Palermo candidato alla presidenza della Regione siciliana per il centrosinistra.
Vero è che la gente ama sempre meno la politica, soprattutto la vecchia politica: soprattutto – è il caso della Sicilia con Rosario Crocetta e il PD – se i politici che hanno governato lo hanno fatto male. Vero è che è la vecchia politica a volere questo: più gente si allontana dalla politica, meno gente va a votare, più forti sono i vecchi politici che possono così contare sul voto organizzato e clientelare.
Sì, è vero questo ed altro: ma la malafiura (leggere pessima figura) fatta non da Micari – che alla fine è la vittima di questa serata – ma dal gruppo dirigente del centrosinistra di Catania è semplicemente incredibile.
Possibile che il sindaco Enzo Bianco, il vice ministro, Giuseppe Castiglione, i deputati Marco Forzese, Luca Sammartino, Valeria Sudano, Giuseppe Beretta, Nicola D’Agostino e gli eurodeputati Giovanni La Via e Michela Giuffrida non riescono a riempire la sala piccola delle Ciminiere di Catania?
Se fosse così, ebbene, si dovrebbero ritirare. Diciamolo con chiarezza: se avesse voluto, Marco Forzese avrebbe riempito da solo tutte le Ciminiere, altro che sala piccola!
E allora che è successo? E’ evidente che è successo qualcosa. Nella città di Mario Ciancio nulla succede per caso. Non è pensabile, infatti, che politici ‘scafati’ si siano dimenticati, tutti, di portare alla prima uscita pubblica a Catania di Micari le ‘truppe cammellate’.
E’ evidente che il candidato Micari – imposto da Palermo (se dobbiamo essere precisi, imposto da Matteo Renzi e da Leoluca Orlando al PD e al resto del centrosinistra) non sembra riscuotere il gradimento di tutta la coalizione di centrosinistra.
Forse – ma non ne siamo nemmeno tanto sicuri – l’unico che ha subito quello che è successo potrebbe essere il sindaco Bianco. Ma degli altri politici di ‘peso’ di Catania e dintorni – tutti, bene o male, di centrosinistra – è difficile, molto difficile pensare che si sian o ‘dimenticati’ di invitare i propri amici per riempire la sala.
Ripetiamo: vero è che Crocetta, il PD e gli altri partiti di centrosinistra ne hanno combinate troppe alla Sicilia e ai Siciliani. Ma questo non giustifica il flop delle Ciminiere.
La voce che tanti iscritti e militanti del PD e di altre formazioni politiche di centrosinistra potrebbero votare Claudio Fava gira. Voto disgiunto, si sussurra. Votare Fava per la presidenza della Regione e poi votare per il rispettivo partito.
Non per Micari, si racconta. Ma per dare un segnale a Renzi e alla sua lunga mano in Sicilia, Leoluca Orlando, che pensano di essere diventati i padroni assoluti del centrosinistra dell’Isola…
Foto tratta da Liotru Pazzu
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